Miriam Palombi

Dark Intervista

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    Miriam Palombi



    MISERI RESTI SEPOLTI





    Una nuova antologia Horror!

    Dark Intervista




    Lasciamo la parola all’Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché è una lettura intensa. Ci sono tanti personaggi dalle psicologie diverse. Vittime e Carnefici. Tutto espresso a tinte forti.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Gli elementi di continuità con la tradizione sono chiari. Miseri Resti Sepolti è un’antologia horror che esplora alcune tematiche classiche, i serial killer, il mondo del soprannaturale, gli spiriti, le case infestate, rivisitati in chiave moderna.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?” io rispondevo senza incertezza, “ La scrittrice” e since-ramente lo faccio ancora.
    Fin da piccola ho cominciato a scrivere brevi racconti, sulla scia di quelle che erano le mie letture, i film preferiti e interessi non proprio adatti alla mia età. Da sempre sono appassionata di tutto quello che concerne il “mistero”.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La passione per la scrittura è una conseguenza della mia passione per la lettura. I racconti di Poe, di Lovecraft, di Barker, in seguito i libri di Eco, sono stati per me, una vera guida formativa. Mi sono avvicinata, così, al genere thriller e all’horror. Da cosa nascono le mie storie…Tutto parte dal con-cetto di “paura” e “mistero”. Nello specifico l’idea di Miseri Resti Sepolti è nata via via. Mi sono accorta che molti dei racconti scritti in un determinato periodo della mia vita, che considero com-plicato, avevano una tematica in comune, ossia la dicotomia Morte-Vendetta. Un tema crudo che a volte ho faticato a mettere nero su bianco.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    La mia scrittura ha dei tempi giurassici. Ricerche preliminari, stesura e revisioni, portano via molto tempo. Per i racconti horror è diverso, sono sempre molto brevi e nascono di getto, sull’onda di un’idea spesso molto semplice. Niente mi spaventa di più della banalità.
    Annoto di continuo nuove idee, le migliori mi vengono prima di dormire, che poi cerco di svilup-pare, creando trame e personaggi.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Attualmente le pubblicazioni in ebook permettono al libro di superare i limiti fisici e varcare i confini delle librerie, sperando di raggiungere un pubblico più vasto in minor tempo.
    Noi autori dobbiamo comunque impegnarci nel mantenere alta la soglia di attenzione, altrimenti i nostri titoli si perderebbero nel mare delle pubblicazioni online. Gruppi Facebook, blog legati al mondo della letteratura, e soprattutto il lavoro capillare svolto dalla casa editrice, ci aiutano in questo arduo compito.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Sono stata molto fortunata, sulla mia strada ho incontrato una persona speciale, Francesca Pace, che ha creduto in me facendomi entrare a far parte della DZedizioni, la sua casa editrice appena sbocciata.
    In passato ho provato l’esperienza del self publishing per alcune mie antologie horror. E’ stata una scelta ponderata, una sorta di esperimento.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Proprio in questi giorni mi accingo a terminare il terzo volume della saga Legacy of Darkness, la mia trilogia Dark Fantasy; con questo volume il cerchio si chiude. Abbiamo conosciuto i cinque uomini dai poteri eccezionali, appartenenti all’antico ordine segreto del Pentacolo. Sappiamo che accanto alla realtà che tutti noi conosciamo, esiste un mondo nascosto e sovrannaturale. Ci resta solo da comprendere come tutto ciò è iniziato, scoprire le radici malate della Nuova Tecnica…e tutto sarà chiaro.
    Poi c’è un romanzo che ha già superato il vaglio severo della DZ edizioni…indovinate un po’, sem-pre horror; affronterà il tema classico della “casa maledetta”. E poi idee e idee
    Insomma credo che la direzione, ormai tracciata, in cui andrà la mia scrittura sia lastricata da incubi più o meno spaventosi.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Il primo ringraziamento va a Francesca Pace, donna e autrice speciale, e con lei ringrazio i suoi col-laboratori.
    Il secondo va a mia figlia, può sembrare strano ma è con lei che discuto di trame, personaggi e titoli.
    E ovviamente ringrazio i lettori che hanno avuto modo e voglia di leggere i miei libri.
     
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0 replies since 18/9/2018, 20:39   60 views
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