Debora Mayfair

Dark Intervista

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  1. .Eleonora.
     
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    Debora Mayfair



    Lo Spirito della Valchiria



    Sinossi

    Iris è tornata da poco dall’Islanda, ha lasciato sia la foresta di ferro che il padre per rimanere accanto all’amica Bianca. Sembra essere rimasta la ragazza spensierata di sempre: ogni suo gesto è studiato per non destare sospetti… Eppure qualcosa è cambiato.
    Nemmeno il gemello Hallbjörn si è accorto di niente, anche se è uno dei pochi a conoscenza del fatto che anche la sorella è maledetta a contenere a contenere lo spirito di un lupo tutt’altro che tranquillo: Sköll non a caso è chiamato “L’ingannatore”.
    Étienne, un Re della Persuasione, è il primo ad accorgersi della brutta piega che sta prendendo la vita della ragazza. Anche se lei cerca di spingerlo sempre più lontano si è reso conto che, da quando si è trovata faccia a faccia con Margot, gli eventi hanno preso una brutta piega.
    Tutti sono all’oscuro del patto che Iris ha stipulato con la dea Hel, e delle tremende conseguenze che la porteranno a compiere grandi sacrifici.
    Dovrà sopravvivere alla caduta in un vortice di tradimenti e inganni prima di rialzarsi in piedi, diversa e più forte, per affrontare il suo destino.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all’Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Per sapere come continua la vita di bianca e di tutti gli alti, una volta tornati in Italia, con il peso del ragnarök sulle spalle… perché Iris è al momento il personaggio che sento più vicino e mi piacerebbe sapere se condividete le sue idee oppure no.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Iris è una ragazza che è stata maledetta a contenere lo spirito di uno dei lupi della mitologia nordica, Sköll. Lei però non si trasforma in lupo con la luna piena, non cambia forma, il rapporto col suo lupo, detto “L’ingannatore”, è tutt’altro che rose e fiori: lui cerca di farla impazzire incasinandole i pensieri. La voce interiore di Iris coincide con quella del lupo, e spesso le fa credere di pensare o provare emozioni che non le appartengono, tipo… tipo dilaniare e nutrirsi delle viscere di qualcuno? I motivi che spingono Sköll a comportarsi in questo modo li scoprirete solo leggendo il romanzo.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    La voglia di creare un nuovo mondo sul quale ho quasi pieno controllo e il bisogno di esporre nuovi punti di vista, di far conoscere dipendenze e meccanismi mentali che spesso passano in secondo piano. Grazie alla scrittura, il mio bisogno di trovare risposte e di conoscere il mondo che mi circonda non è più una ricerca fine a se stessa, ma fine alla creazione di qualcosa da condividere.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Le mie fonti di ispirazione sono i miti e le leggende di vari paesi e alcune storie di vita vissuta.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Solitamente scrivo la notte, dalle 23 circa in poi, almeno sei- sette pagine la settimana. Sono molto ordinata e precisa nelle scadenze, nella scrittura come nella vita… ovviamente a volte capita anche a me di avere il blocco dello scrittore (o del lettore ^^), in quel caso cerco di lasciare fermo il testo per qualche giorno (o settimana, in base alla gravità della situazione) e poi lo riprendo in mano carica di un’energia nuova.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Mi promuovo sui social, sia su Facebook che su Instagram. Chiedo interviste e recensioni a vari blogger, i quali condividono la loro opinione sul mio romanzo con i loro lettori.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Sto finendo di scrivere sia un rosa, sia il retelling di una delle fiabe della tradizione danese ^^ Ho la bocca cucita!

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Ringrazio Francesca. Sembra superfluo dirlo, ma grazie alla sua casa editrice ha dato respiro a una parte di me che altrimenti avrei soffocato.
    Ringrazio Debora, la quale mi regalò una Moleskine rosa, un natale di qualche anno fa, dicendomi che era ora che cominciassi a scrivere.
    Ringrazio chi c’è sempre stato, ma anche chi ha deciso di non esserci, perché siamo la somma di presenze e assenze, e se sono arrivata fin qui, è anche merito loro.
     
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