Isa Pagliarini

Dark Intervista

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    Isa Pagliarini



    MEMORIE DAL BUIO



    La Bestia




    Sinossi

    Milano, 1792. L'estate nella campagna risuona dei canti e delle risate dei fanciulli, ma nell'ombra qualcosa è pronto a prenderli. Uno per uno. A divorarli. In un mondo già proiettato verso il progresso illuminista, un nemico ancestrale artiglia il raziocinio riportandolo nel pieno dell'oscurità superstiziosa dei secoli bui. Le tracce di morte che lascia sono preziose per coloro che, soli, cercheranno di fermare gli omicidi di bambini. Ispirato a una storia vera, La Bestia offre uno spaccato della vita di campagna nell'Italia del nord alla fine del 1700 e dona una nuova e inedita versione delle insolute vicende che hanno funestato quei luoghi in un'estate dominata dal sangue e dall'orrore, dalla violenza e dalla paura. Un'estate dominata dalla Bestia.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?


    “Memorie dal Buio - La Bestia” ha come protagonista una ragazza di 14 anni cresciuta nella campagna lombarda della fine del 1700. I suoi capelli rossi, il fatto che la madre sia stata torturata e uccisa in uno degli ultimi processi dell’Inquisizione, ormai schiacciata dall’Illuminismo e dal progresso, ne fanno un’emarginata in una società ignorante e superstiziosa. Cécile si aggrappa con forza ai suoi punti fermi: il nonno e la cultura, per imparare il mestiere di levatrice e curatrice e trovare un suo spazio all’interno di un mondo che la spaventa. Poi un giorno, un suo amico, quasi coetaneo, viene barbaramente ucciso e sbranato e tocca a Cécile far luce sull’accaduto, usando la sua intelligenza e le sue conoscenze mediche. Durante i mesi di indagine conoscerà l’amore e il terrore, il meglio del mondo e il suo più oscuro abisso e ne uscirà profondamente cambiata. Nel breve spazio del libro Cécile affronta il momento terribile e sublime che tutte noi affrontiamo nella vita: uscire dall’infanzia dorata e protetta per infilarci nel mondo cannibale e crudele, scoprendo noi stesse e le nostre nuove risorse.

    Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Ho rispolverato il buon vecchio Romanzo Storico di manzoniana memoria, prendendo come spunto un fatto di cronaca nera davvero avvenuto nel 1792 nel paese accanto a quello in cui vivo. E’ la mia vita, la mia terra e la conosco abbastanza bene da volerla rendere su carta. All’ossatura di fondo ho poi attaccato carne nuova, interpretazioni fantastiche dei fatti oscuri e privi di dati, per infilarmi come un connettivo nei misteri mai risolti della vicenda e darne nuova risoluzione.

    Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Scrivere mi piace da sempre, dai primi racconti e poesie nati alla scuola primaria, al periodo oscuro adolescenziale in cui omaggiavo i grandi scrittori horror. Conoscevo la storia della Bestia di Cusago da quando ero una ragazzina, da un libro sui Lupi che mio padre aveva preso a una bancarella dell’usato. Più leggevo quella storia, più trovavo punti dubbi e salti temporali nei documenti lì riportati. C’era spazio per ricamarvi su col genere che attualmente prediligo nei miei lavori: il Fantasy più gotico ed oscuro.

    Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Fino a pochi anni fa, i vecchi abitanti dei paesi vicini a Cusago e i suoi stessi cittadini, indicavano il Bosco Grande – che poi ormai grande non è più- come luogo in cui si nasconde la Bestia. Oramai le nuove generazioni non conoscono più la storia, ma quei sanguinosi fatti di oltre 300 anni fa sono rimasti a lungo vividi nella memoria locale. Da quando lessi la prima volta degli omicidi di bambini, mi rimase la voglia di scriverne, di parlarne, di colmare i vuoti storiografici con una mia teoria, una interpretazione. Un giorno, per caso, provai a segnare i punti degli omicidi su una cartina storica dell’epoca. Guardai a lungo quei punti e una lampadina mi si accese letteralmente in testa. Telefonai a mio marito e gli dissi: “Ce l’ho! Ora so cos’è successo!”

    Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Scrivo prima di tutto nella mia mente. Quando guido o quando faccio lavori meccanici in cui non mi occorre ragionare troppo, scrivo interi capitoli nella mia testa, dialoghi e descrizioni comprese, poi li lascio lì a sedimentare. Se è materiale buono, resterà a tormentarmi finché non gli darò vita sulla carta. Se non è buono, lo dimenticherò. Mi fido della mia memoria, è il mio miglior giudice. Quando il capitolo o il racconto è già tutto scritto, mi metto al computer e in poche ore tiro fuori tutto.

    Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Cerco di mantenere vivo l’interesse coi miei amici via social network e tramite i canali di giocatori di ruolo fantasy che frequento.

    (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Nope!

    Progetti per il futuro?

    La Bestia è un lavoro che nasce all’interno dell’universo di Memorie dal Buio, un vasto mondo di romanzi e racconti urban fantasy che scrivo con costanza da 13 anni ormai. Il mio sogno è condividere la passione che metto nei miei scritti, con il pubblico e dare alle stampe anche altri romanzi per far conoscere i discendenti di Cécile e il destino di Draco ed Etienne.
     
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