Melissa Pratelli

Dark Intervista - I Figli di Danu

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Admin

    Group
    Administrator
    Posts
    270

    Status

    Melissa Pratelli



    I Figli di Danu




    Sinossi

    Penelope Lee Johnson ha sedici anni, una famiglia ingombrante e un desiderio: entrare a Oxford. Per questo, decide di trasferirsi in Scozia e frequentare una delle scuole più prestigiose del Regno Unito. Al suo arrivo, Lee conosce i MacIntyre, che appartengono a una ricchissima e misteriosa famiglia di Edimburgo. La ragazza instaura da subito un legame molto forte con loro. Un legame inaspettato che la spinge a indagare. Ciò che non si aspetta, però, è che il loro segreto affondi le radici in un lontano passato. E ancor meno che coinvolga anche lei. Lee dovrà quindi trovare il coraggio di riscoprire se stessa e sventare la minaccia che incombe su di lei.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Già, perché? Non sono la persona migliore per rispondere a questa domanda, in realtà, ma proverò comunque a spiegare cos’è il mio romanzo. I Figli di Danu: il richiamo è un paranormal romance, con elementi urban fantasy. Si tratta quindi di una storia d’amore, tra adolescenti, ambientata in un contesto urban fantasy, con elementi fantastici e sovrannaturali che richiamano alla magia e a ciò che è fuori dall’ordinario. Oltre a inserire l’elemento romantico e fantasy, però, il romanzo analizza anche il processo di crescita dei protagonisti, le loro insicurezze, debolezze e il modo in cui affrontano le difficoltà, sia quelle “normali” che quelle prettamente sovrannaturali. Diciamo che si tratta di uno dei miei soliti esperimenti di genere che spero piaccia proprio per la sua particolarità.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Come dicevo poco fa, il romanzo rispetta le caratteristiche del genere a cui appartiene, concentrandosi però anche sull’aspetto quotidiano della vita dei protagonisti. A differenza della grande maggioranza di romanzi urban fantasy che parlano di creature come licantropi, vampiri, angeli caduti e simili (che adoro, tra l’altro), I Figli di Danu parla di mitologia celtica, di divinità pagane, di mutaforma e di una maledizione. La magia all’interno del romanzo è una magia naturale, legata al creato e alla capacità della protagonista di entrare in contatto con queste forze già esistenti e di dominarle con il controllo delle proprie emozioni. Credo che questi siano gli elementi più innovativi del romanzo.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    La necessità, la voglia di viaggiare, di uscire dalla mia pelle, di provare cose nuove, e la fantasia, quella che non mi è mai mancata e che doveva necessariamente trovare una valvola di sfogo prima o poi. All’inizio ho cominciato per “evadere”, più per me stessa che per la reale intenzione di far leggere a qualcuno la mia storia. Poi, però, scrivere è diventato un bisogno ed eccomi qua!

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La storia è nata un po’ per caso, in verità. Ho cominciato a scrivere senza sapere bene dove stavo “andando a parare”, l’unica cosa di cui ero certa era che sarebbe stata una storia fantasy, il genere che per primo ho amato come lettrice. I Figli di Danu: il richiamo è stato il primissimo romanzo che ho scritto, la mia prima vera prova come “autrice” e sono molto contenta di potergli dare una nuova occasione con una casa editrice. A ispirarmi sono state, come sempre, le mie passioni. Di qui l’ambientazione scozzese, gli usi e costumi di quel paese e le leggende, i miti celti da cui sono sempre stata affascinata. Come accade spesso, insieme a una buona dose di fantasia, i personaggi portano su di sé una parte di me e del mio vissuto.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Dipende da quanto tempo ho, da quanta ispirazione ho e da quanto i personaggi “spingono” per uscire. Sembra strano da dire, ma spesso sono davvero insopportabili, specie quando si impongono nei momenti meno opportuni pretendendo di essere scritti.
    Di solito scrivo in maniera istintiva, ho in mente la trama a grandi linee, ma le singole scene, a volte interi capitoli, vengono fuori sull’ispirazione del momento. Per questo, spesso, faccio anche dei salti in avanti, scrivendo scene che fanno parte di un momento successivo della storia. Ogni volta che ho un’ispirazione devo metterla su “carta”, poi la tengo da parte fino a che non arriva il momento (nella cosecutio della storia del romanzo) di collegarla al resto. Non programmo mai una storia, non ho l’abitudine di fare schemi, o organizzare in alcun modo la stesura.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    I miei strumenti principali sono i social: gruppo e pagina facebook, spam nei gruppi seguendo i calendari settimanali, card, banner e immagini con estratti dei romanzi e poi, ovviamente, recensioni e segnalazioni da parte dei blog. Altro strumento utile sono le giornate autore che ti permettono di interagire direttamente con i potenziali lettori. Inoltre, grazie alla mia casa editrice, partecipo alle fiere di settore con la versione cartacea delle mie opere.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Non sono self-publishing, lo sono stata, ma ora non più.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Tanti, forse troppi! Ho già in stesura diversi progetti (sì, scrivo più cose in contemporanea) tra cui due spinoff, un nuovo romance, il proseguo de I Figli di Danu e un altro urban fantasy. Onestamente non so su quale mettere le mani per primo!

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Giusy Moscato, la mia beta e co-amministratrice, Francesca Pace che ci crede sempre e tutto il mio meraviglioso gruppo facebook.
     
    Top
    .
0 replies since 23/9/2017, 07:51   40 views
  Share  
.