Posts written by .Eleonora.

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    Roberta Patellaro



    LASCIA CHE DIMENTICHI L'OGGI FINO A DOMANI



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    Sinossi



    E’ possibile arricchire un romanzo con una colonna sonora? Questo libro rappresenta un esperimento narrativo per sottolineare e rafforzare attraverso versi di canzoni gli avvenimenti principali della storia e soprattutto i pensieri e le emozioni del protagonista, con l’espediente di una radio accesa, un giradischi che suona, un cantante per strada.
    Owen D. Fonda è un neolaureato in lettere inviato a lavorare per una giovane casa editrice nella San Francisco del 1966. Inaspettatamente si trova così catapultato in una città che sta ribollendo in preparazione della “Summer of Love”. Venendo a conoscenza di personaggi tanto eccentrici, quanto distanti da lui, comincia il duro processo d’integrazione, favorito solo dal fatto che dopo tutto non ha altro posto dove andare. Owen si lascia così trascinare nel vortice di due rapporti tanto enigmatici, quanto contraddittori: l’amara ammirazione verso Adam, che incarnando lo spirito del tempo rimane un eroe destinato al declino; e l’ambiguità dell’incontro con Clio, un ragazza apparentemente arrivata dal nulla e protratta verso il nulla stesso.
    All’interno di questo vortice, l’atmosfera del 1966-1967 comincia in breve a perdere il suo illusorio incanto e a rivelarsi per quello che è in realtà, costringendo il protagonista a scoprire in cosa consiste concretamente l’opposizione alla guerra del Vietnam fuori dalle piazze e lontano dagli striscioni. Owen si trova così ad affrontare progressivamente lo sgretolamento del suo microcosmo; sarà in grado però di accettare la fine dell’illusione e lasciarsi indietro quei rapporti che solo nell'illusione possono sopravvivere?

    Biografia



    Roberta Patellaro è nata a Roma nel 1993. Avendo sempre avuto il desiderio di vivere all’estero ed un interesse per la cultura anglosassone, ha completato un anno di liceo in Canada e l’università in Inghilterra, dove si è laureata in "Scienze Politiche" e "Sviluppo Internazionale e Studi di Genere". Oggi lavora al World Food Programme (un'agenzia dell'ONU) a Roma. Grazie agli studi ha dedicato molto tempo alla lettura ed arriva all'esperienza di scrittrice in maniera accademica, collaborando al giornale universitario ed a vari blog internazionali su temi politici e sociali. Ha sempre avuto una passione per la storia della musica rock, che l’ha portata a scrivere questo primo romanzo ambientato negli anni 1966-1967 in California.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Gli anni ’60 sono stati una rivoluzione, una cesura netta verso gli anni precedenti. Il mondo dove viviamo oggi dipende molto dai cambiamenti di quegli anni, soprattutto il ’68. Dal punto di vista musicale in particolare, gli anni ’60 sono stati assolutamente innovativi ed anche la musica che ascoltiamo oggi deriva direttamente da quegli anni. Ormai spesso non ci soffermiamo più a capire quei testi che erano tanto cruciali per l’epoca, soprattutto in Italia dove ci confrontiamo anche una barriera linguistica. In questo libro, ho tentato di rimettere le canzoni nel loro contesto storico, tentando di rendere l’atmosfera effervescente e la complessità sociale e politica di quel periodo. Questo libro di rivolge non solo agli appassionati, ma a chiunque voglia approfondire questo periodo storico tanto affascinante e la sua musica.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Questo libro fa parte del genere ‘romanzo di formazione’ affrontando gli anni decisivi nella formazione del protagonista Owen, però cerca di farlo in una maniera innovativa creando una sinergia tra due espressioni artistiche diversi, quali le parole scritte e la musica. Questo romanzo è pensato perciò, come un esperimento narrativo per sottolineare e rafforzare attraverso versi di canzoni gli avvenimenti principali della storia e soprattutto i pensieri e le emozioni del protagonista, con l’espediente di una radio accesa, un giradischi che suona, un cantante per strada.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Questo libro è stato scritto per la maggior parte in una fattoria di un piccolo paesino del Canada, in una valle immersa nel verde, in cui ho passato un anno della mia vita. Da una parte, il fatto di essere immersa nella cultura anglosassone, mi ha fatto sentire più vicina all'ambientazione della storia, e dall'altra parte è stato un modo per me di rimanere vicina alla lingua italiana. In particolare, vivendo in un paesino del British Columbia che ancora oggi risente di una corrente che si potrebbe definire ‘hippie’ o successivamente ‘new age’, dove la vita si svolgeva all'aria aperta a contatto con la natura. L’atmosfera carica di arte, musica, poesia e spiritualità, intesa come ricerca di armonia con la natura, è stata molto stimolante per scrivere un romanzo ambientato negli anni ‘60.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Alle origini di questa storia, si trova soprattutto la mia passione per la musica rock e folk degli anni ’60. Si trattava di canzoni in cui il testo era particolarmente importante, riflettevano lo spirito del tempo e spesso raccontavano esse stesse storie compiute. Sentendo queste canzoni, mi è venuta la voglia ed il piacere in prima persona di scoprire quegli anni e studiare il contesto storico, politico e sociale di cui facevano parte. La scoperta della cultura ‘hippie’, così libertaria e di rottura, che si è sviluppata in simbiosi con forme artistiche, specialmente la musica, è stata fondamentale per il mio percorso di formazione e la spinta propulsiva per scrivere questo libro.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Sicuramente ho un approccio emotivo alla scrittura, discontinuo ed improvviso, perciò i periodi in cui scrivo più intensamente sono strettamente legati agli stimoli culturali intorno a me ed esperienze personali che vivo. Scrivo preferibilmente di notte e accompagnata solo dalla musica che di volta in volta rispecchia i miei stati d’animo ed influenza quello che scrivo.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Essendo questo il mio primo libro, ho iniziato con una promozione dal basso, usando i social media, specialmente Facebook, ed appoggiandomi alla mia rete di contatti personali. Nello stesso tempo, sto organizzando presentazioni presso libreria e partecipazione a varie fiere del libro.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Continuerò a scrivere, perché per me è un’attività che va di pari passo con la mia crescita personale. Per gli studi che ho fatto, sono molto interessata a quello che è successo e che succede nelle società passate e presenti e da queste dinamiche traggo i l’ispirazione e la materia per i miei scritti.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Vorrei ringraziare soprattutto la mia famiglia per aver riempito casa di amore, divertimenti, libri e musica, e aver sempre considerato l’arte in tutte le sue forme come un valore da condividere.
  2. .

    Melissa Pratelli



    Dillo alla Luna



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    Sinossi

    James Collins è un diciannovenne come tanti.
    Sa di essere attraente e, per questo, passa con estrema rapidità da una ragazza all'altra, senza mai instaurare un legame emotivo con nessuna; questo finché non conosce Raine Anderson, una bruna e pungente ragazza dagli occhi del colore della notte.
    Da quel momento, per James, tutto cambia. Ma Raine è una ragazza chiusa e diffidente, che preferisce tenersi alla larga dai ragazzi.
    Nel suo passato si nasconde un trauma profondo che incombe ancora su di lei e le impedisce di lasciarsi andare.
    James si ritrova così a volere l'unica ragazza che lo respinge con tutte le sue forze.
    Riuscirà il ragazzo a fare breccia nel suo cuore e a sciogliere le catene che imprigionano entrambi?

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all?Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    “Dovrebbe” è un concetto relativo… Un lettore segue l’istinto quando si tratta di scegliere cosa leggere. L’unica cosa che posso fare io, è sperare che cover, trama ed elementi chiave del romanzo siano ciò che il lettore sta cercando in quel momento. Agli amanti del genere romance consiglio il libro perché racconta di una storia d’amore, un amore vero che matura pian piano e nel quale i protagonisti trovano il modo di riemergere e guarire dalle proprie ferite.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Mi viene difficile parlare di innovazione o tradizione perché generalmente non mi pongo certi limiti quando scrivo. La storia fluisce da me in modo naturale e solo poi riesco a capire in che genere collocarla e come presentarla al meglio. Dico solo che in "Dillo alla luna" non si parla solo d’amore, i temi trattati vanno in profondità, parlano di situazioni di vita difficili e anche attuali, che non sono molto lontane dalle nostre case e dalla nostra esperienza. Forse questo può essere considerato in qualche modo innovativo.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Come dico sempre “scrivo per necessità”. Non c’è un motivo che mi spinge a scrivere, solo le voci insistenti dei personaggi che mandano scene in loop nella mia testa!

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La storia è nata per caso. Un giorno mi è venuta voglia di scrivere una scena (che poi è diventata l’inizio del romanzo) a partire da un’esperienza che ho davvero vissuto. Quella scena è rimasta lì per diverso tempo e non era destinata ad essere altro finché non ho cominciato a delineare il background dei protagonisti. Il resto è venuto da sé.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Scrivo quando posso e quindi in modo abbastanza discontinuo, specie perché scrivo più cose contemporaneamente. Quando mi metto a scrivere sondo le mie emozioni e sulla base di quelle decido con quale storia procedere.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Per ora semplici foto ed estratti sui vari gruppi facebook, visto che il romanzo non è ancora disponibile all'acquisto, ma solo su wattpad. Quando sarà terminato e pronto per la stampa mi darò da fare sul serio!

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Non so ancora se questo libro sarà self o meno. Vedremo cosa mi riserva il futuro.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Scrivere, scrivere, scrivere! Ho tante altre storie in mente che non vedo l’ora di cominciare!

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Le prime lettrici di “Dillo alla Luna” Giusy Moscato e Marika Vangone, che si aggiudicano in premio James, e mio marito che mi sostiene sempre (e che io costringo a leggere tutto ciò che scrivo).
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    Gianluca Giusti



    SONO FERMO, MI MUOVO
    in tour!



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    Ultima tappa del tour di Gianluca Giusti! Domani l'estrazione! Vi ricordo le tappe che ha seguito fino ad ora in attesa domani di conoscere i vincitori!

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    Sinossi

    Un uomo che si muove nelle strade di una città per una settimana. La sua città. Una descrizione magistrale, dove il cammino alterna riflessioni profonde a fatti di vita vissuta; uno stop and go che ti segue rigo dopo rigo, pagina dopo pagina. Un saliscendi nelle increspature di una anima tormentata che sprofonda in una soluzione che non arriva. Ma quale sarà la ragione della sua angoscia e perché il tormento affligge il protagonista? Chi lo segue come un’ombra e perché, è lì con lui? Per scoprirlo serve arrivare alla fine, passando dal suo ritmo serrato, ironico e avvincente al termine del quale arriverà puntuale, la sorpresa finale.

    Estratti



    Riprendo a muovermi, e
    mentre mi muovo cammino, sfiorando le cose. Hai presente
    quando si sfiorano delicatamente quelle eleganti tende fatte
    in tubuli di cristallo colorati? Quelle che quando le tocchi
    non fanno rumore ma suonano. Io faccio lo stesso.
    Tengo la sinistra mentre avanzo lentamente.

    ***



    Primo capitolo lunedì: strane regole d’ingaggio

    Da una parte l’antico portone, di fronte a me il circolo del tennis e,
    a fare la guardia lassù, Montecatini Alto, la nostra frazione
    medievale. Sembra sorgere su un catino rovesciato e sopra
    le nostre teste sorveglia non solo la città ma tutta la valle.
    Il borgo ha una caratteristica: hai presente quei quadri tipo
    la Gioconda o i cartelloni del cinema dove la figura ritratta
    sembra che ti segua con lo sguardo quando la osservi da
    diverse angolazioni? Qui succede la stessa cosa. Ovunque tu
    sia, vedi sempre Montecatini Alto. Ti segue, ti accompagna
    e ti ricorda che sei in un posto speciale.

    ***



    Secondo capitolo martedì: dove tutto comincia

    È quasi sera ed è tutto molto bello.
    La Basilica si prepara per la messa serale. Il via vai
    in movimento perenne e il freddo mi prendono alla schiena.
    Ma a un certo punto succede qualcosa di strano. Wilson si
    allontana discretamente. Cala il silenzio, le persone scompaiono
    e una luce incredibile prende possesso di tutto. Senza
    abbagliare, senza dare fastidio alcuno, riempie lo spazio
    circostante di una fenomenale tranquillità; la temperatura si
    alza. Per quanto stravagante sia, questa nuova e inaspettata
    condizione non mi fa paura, anzi il contrario; c’è solo una
    forza potente che comincia a farsi strada: devo chiudere gli
    occhi. Non posso vincerla quindi non mi oppongo, chiudo
    gli occhi e mi rilasso, fatto questo mi sento ancora meglio.
    Sono fermo, ben piantato a terra a gambe divaricate, resto
    in attesa, qualcosa dovrà pur succedere. Se c’è da aspettare
    aspetto, tanto non ho nessuna fretta. E qualcosa succede.

    Link Evento: https://www.facebook.com/events/3746527862..._tab=discussion
  4. .

    GianduzArt



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    Artista dalle molte sfaccettature, GianduzArt riesce ad esprimere ampliate sfumature di immagini interpretandole in modo quasi magico. Trasforma le fotografie nella propria mente riportandole con maestria nei suoi dipinti.

    "Vieste"


    Acrilico su multistrato



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    "Opposti #01"


    Acrilico su multistrato



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    "Origins"


    Acrilico su multistrato



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    Dove trovare le Opere di GianduzArt, aggiornamenti e mostre:

    www.gianduz.com/index.html
  5. .

    Dark Zone Advent



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    Ogni giorno un libro!
    Ogni giorno apriremo una casellina e scopriremo un romanzo. INVITATE gli amici a curiosare, alla fine della giornata verrà estratto un VINCITORE che parteciperà all'estrazione finale nella quale potrà vincere PREMI LIBROSI IN CARTA&INCHIOSTRO!!!!

    Segui l'evento su Facebook alla pagina DARK ZONE!

    www.facebook.com/groups/1395196024143814/

    Edited by .Eleonora. - 13/12/2016, 15:08
  6. .

    Giusy Moscato



    Beauty and the Wolf



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    Sinossi

    Lui è Kyle, giovane medico dal brillante futuro. Lei è Valerie, dolce studentessa di Storia dell’Arte dal carattere gentile e solare. L’amore li unirà, ma una forza più scura è pronta a dividerli. Maledizioni vecchie di secoli, lotte millenarie e creature sovrannaturali si frappongono sul loro cammino.
    Si può amare un mostro? O l’istinto primordiale sarà più forte di qualsiasi altra emozione?

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Nei miei libri cerco di mettere in primis quello che io stessa, da lettrice, vorrei trovare in un libro. “Beauty and the wolf” si apre con la nascita di una storia d'amore, dolce e tormentata, ma quella che a prima vita sembra solamente una storia rosa come tante assumerà delle tinte dark (che qui in Dark Zone ci piacciono tanto) con i feroci lupi mannari e... sì, presto arriveranno anche i vampiri.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    I “puristi” storceranno il naso (Giacomo, non uccidermi!), ma non ho mai letto le classiche storie sui vampiri. Quello che vi posso assicurare che ho amato Buffy, amo The vampire diaries (la serie tv) e sicuramente “Beauty and the Wolf” risente della loro influenza. Ovviamente, la storia è molto diversa... quasi un “Romeo e Giulietta versione dark”.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Non avevo molti amici da piccola. Mi sono sempre fatta compagnia creando delle storie che fossero solo mie. Crescendo, ho cominciato a mettere per iscritto quelle storie. Adesso, non posso stare più di qualche giorno senza scrivere. È terapeutico, come vomitare su carta tutto quello che si annida in fondo al cuore, sensazioni belle o brutte che siano.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La storia è nata in casa Dark Zone, letteralmente. È partito tutto dall'antologia di San Valentino, “Be my valentine”. Ero in periodo particolarmente desideroso di sangue e ho voluto provare qualcosa di più forte rispetto a quello che scrivevo di solito (colpa anche del nostro “King de Nettuno” che faceva campagna a favore di racconti con più sangue). Il racconto è piaciuto, anche molto, tanto che Mamma Dark mi ha lanciato l'idea per farlo diventare un romanzo... e qualche mese dopo è arrivata questa nuova versione di “Beauty and the Wolf”.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    “Beauty and the Wolf” è uno di quei pochi libri che scrivo di getto, senza stare molto a riflettere su quello che accadrà dopo. La storia si costruisce poco alla volta, grazie anche alle reazioni dei lettori (come l'amore incondizionato di una certa lettrice per Jack che all'origine doveva essere solo un personaggio marginale). Di solito scrivo sul treno per andare all'università e la sera, solitamente dalle 23 fino a notte inoltrata.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Wattpad offre questa gran figata di poter creare delle card in pochissimi secondi. Una volta create, faccio pubblicità sulla mia pagina autrice, sui vari gruppi facebook, su twitter e su instagram. Ho notato che questo tipo di immagini su instagram sono molto seguite. Mi hanno dato diversi follower.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Penso che il self publishing ti dia molte libertà che una CE potrebbe non darti, ma allo stesso tempo l'autore è responsabile di tutto, a 360°. Credo che sia un buon modo per cominciare, per farsi conoscere nell'attesa di avere un buon contratto.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Tanti... troppi. Per prima cosa una trilogia d'azione ambientata in Giappone di cui il primo volume è già scritto e presto inizierò la stesura del secondo. Poi una trilogia urban fantasy dallo sfondo molto autobiografico e un paranormal romance anche questo tratto da un mio vecchio racconto. Poi ho qualche altra storia in mente, ma aspetto di scrivere queste nel frattempo.


    ▪ Tre persone da ringraziare

    Mamma Dark, Francesca Pace, perché, come già ho detto, è stata la prima a credere in questa storia; quelle due matte di Melissa Pratelli e Marika Vangone perché mi hanno convinto a lanciarmi nel mondo di Wattpad, perché amano incondizionatamente Kyle e perché ascoltano i miei deliri senza mandarmi a quel paese; il mio personalissimo Jack, Giacomo Ferraiuolo, perché non mi ha ancora ucciso tutto quello che sto facendo passare al suo personaggio e perché basta parlare con lui per avere un'iniezione di buonumore e autostima.
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    Diana Mistera



    ORPHEUS



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    Sinossi

    Geena, appartiene ad una famiglia di potenti streghe di antiche origini. Fin da piccola è perseguitata da un incubo, che torna prepotentemente ad alloggiare le sue notti dopo l'inaspettato incontro con il carismatico Orpheus, leader di una band rock molto famosa in tutto il mondo.
    Orpheus ha un oscuro passato e capovolgerà la vita della giovane donna.
    Grazie a lui Geena si riunirà alla madre che non vede da dieci anni. Scoprirà di essere l'unica so-pravvissuta di un parto gemellare e che sulla sua testa pende un'antica profezia legata al bracciale ed al libro di poesie, ricevuto in eredità dalla nonna.
    Orpheus é il primo libro di una trilogia fantasy/gotico.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Non so perché una lettrice dovrebbe leggere il mio libro, quindi a questa domanda rispondo perché io leggo libri? Io leggo perché grazie alla lettura posso avere migliaia di vite, leggo perché amo entrare nelle pagine del libro che leggo, perché ho voglia di emozionarmi, sognare e perché no, anche arrabbiarmi se le cose non vanno come voglio io. Leggo per fantasticare per sentirmi felice e completa. Quindi spero che le lettrici che leggeranno la saga di Orpheus, lo facciano per almeno una di queste ragioni.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Di innovativo in questo primo volume della saga, che è comunque suddivisa in tre libri, c'è che non troverete vampiri come li si immagina comunemente, seppure il genere è quello gotico. Quando leggeranno il libro non si troveranno davanti al tipico romanzo fantasy dove l'elemento fantasia è appunto inteso nello stretto senso della parola. In Orpheus troverete situazioni in cui ognuno di noi può facilmente trovarsi, sensazioni che si possono facilmente avere incontrando una persona alla quale ti senti immediatamente legato, e capire che forse, non è la prima volta che vi incontrate. Chi ha uno spiccato interesse per l'esoterismo, vi troverà elementi conosciuti, e chi crede che davvero ognuno di noi è legato da un filo rosso invisibile alla sua anima gemella potrà sognare o ricordare. Ognuno di noi può essere Geena o Orpheus ad ognuno di noi può capitare di conoscere il proprio idolo ed instaurare con lui un profondo legame. A me è successo ed è stato fonte di ispirazione. Senza lui, Orpheus non sarebbe venuto alla luce. Gli elementi di continuità sono appunto quelli paranormali. Non ho seguito molto la tradizione del genere gotico, non in questo primo volume. Ci tengo a sottolineare che comunque l'elemento gotico va in crescendo con il proseguire della saga e raggiungerà il suo culmine nel terzo volume.

    • Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    In genere scrivo perché sento il bisogno di farlo. Ho sempre avuto un diario, che tengo tutt'ora. Per me scrivere è come esorcizzare. Nel mio diario scrivo riflessioni, studio me stessa, raccolgo idee. Appunto i sogni strani. Che spesso sono fonte di ispirazione sia per racconti che per le poesie. È un modo per parlare con me stessa. Conoscermi.
    Scrivere per me e una necessità.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Faccio sogni strani e sono proprio questi a dare vita alle mie storie. Orpheus nasce proprio da un incubo che mi ossessionava da anni e solo quando ogni elemento ha trovato il suo riscontro nel piano reale, ha smesso di presentarsi nelle mie notti. Lo stesso incubo lo trovate nel libro. Da quello nacque il primo scheletro della storia, poi una conversazione con Ville Valo, srotolò il plot. Avevo sempre desiderato creare un mio Orfeo, che fra l'altro è una delle storie che adoro quella di Orfeo e di Euridice. Insieme all'Orlando Furioso. Il mio sogno era di farne una mia versione, magari moderna, magari capovolgendo la situazione...e così iniziai a pensare se avessi scritto io la storia di Orfeo, come l'avrei creata? Che volto gli avrei dato? Lo avrei fatto poeta oppure rockstar? Iniziai a fare ricerche e scoprii che esiste anche un culto chiamato proprio Orfeismo, ispirato appunto da questa figura , scoprii che molti autori hanno creato un proprio Orfeo, come del resto ogni poeta ha creato il proprio Icaro, l'ho fatto anche io. Nacque così Orpheus. Una rockstar dal passato oscuro e misterioso e molto, molto carismatico.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Scrivo quando posso. Vorrei scrivere di più ma fra la famiglia ed il lavoro, i tempi si sono ristretti parecchio. Scrivo ovunque. Mi e capitato spesso di svegliarmi in mezzo alla notte dopo uno dei miei sogni, e iniziare a buttare giù idee. Dormo con un quaderno aperto sul comodino. Cerco di scrivere in modo continuo, ogni giorno. Ma non organizzato. A volte esce una pagina a volte non riesco a fermarmi e scrivo fin quando gli occhi non hanno più la forza di rimanere aperti.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Ho usato i social media, Facebook, instragram, twitter e ultimamente anche wattpadd, dato che essendomi bloccata con Orpheus, ho deciso di scrivere uno spin off legato ad uno dei personaggi secondari, della storia. Mi sono unita a gruppi sia di scrittori che di lettori e così ho iniziato a farmi conoscere ed anche a conoscere autori nuovi e molto bravi. Non sono solo una scribacchina. Amo molto anche leggere. Ho due blog uno inglese e l'altro italiano, e faccio promozione sia ai miei lavori, che ad altri autori nel mio blog italiano. Quello inglese lo tengo soprattutto per la mia produzione poetica. In Finlandia sono conosciuta come poetessa.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Al momento sto cercando di ritrovare la concentrazione per scrivere l'ultimo volume della saga che per problemi personali purtroppo ho dovuto sospendere. Ho delle idee che potrebbero trasformarsi in progetti, ma mi aspetta un lungo lavoro , tanto studio e molta pazienza.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Mio marito, Ville Valo, e i miei lettori.
  8. .
    Grazie di cuore. Felice che ti sia piaciuto.
    Benvenuta nel mio specchio.
  9. .

    Giacomo Ferraiuolo



    Non Devi Dormire



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    Sinossi

    Quante forme ha la paura? In questa raccolta ce ne sono undici. La perversione e l'ossessione sono lo sfondo di queste storie macchiate di nero. Protagonisti e lettori si troveranno a percorrere un viaggio attraverso gli angoli oscuri dell'animo umano. Tenteranno di fare luce sull'IO nascosto che tutti celiamo. Pagine marcate dall'inesorabile presenza del male accompagnano la lettura permettendoci di comprendere che l'essere umano non è nient'altro che un semplice 'involucro malato'. Passioni violente e ossessioni morbose prendono vita tra le pagine. Un'unica regola: Non Devi Dormire.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autore:

    ▪ Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Ciao ragazzi! Credo che la lettura serva per staccare dalla monotonia della vita quotidiana. L’estenuante ricerca dell’avventura, immergendosi in realtà diverse e così vivendo infinite vite. Nel caso mio, in particolare, per tuffarsi in una realtà cupa e ossessiva.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Sono cresciuto con l’horror, quindi credo che il mio genere rimanga fedele alle basi horror. Non adoro le ambientazioni classiche con le quali spesso venga associato un libro dell’orrore: castello/cimitero/casa infestata. Ma ci sono tutti gli ingredienti tradizionali: follia, ossessione, sangue (tanto) e ansia.

    ▪ Che cosa ti ha spinto a scrivere?

    Un’energia che vive dentro di me e che trova lo sfogo con la scrittura. Sin da quando ero bambino raccontavo storie che creavo nella mia mente. Poi è diventata una necessità scriverle su fogli di carta, e come un’evoluzione naturale è giunto l’ultimo step: pubblicarle.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Ogni racconto di Non Devi Dormire rappresenta un’ossessione e una paura. Tra le righe c’è molto di mio (preciso subito che non sono un serial killer). In genere prima di scrivere penso a qualcosa che mi è capitata, e la porto all'estremo.
    A chi non è mai successo di vivere una relazione amorosa che sfociava nella morbosità?
    Chi è che non ha paura dell’abbandono?
    Chi invece ha preconcetti sulla diversità?
    Il quotidiano mi ispira a scrivere e la mia mente ci mette il resto ;)

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Quando inizio una storia devo portarla al termine nel minor tempo possibile. Ho l’ansia di finire! Quindi magari se dovesse essere un romanzo, butto giù tutti i capitoli, dialoghi, descrizioni, per non perdere il mood, e successivamente, dopo aver lasciato riposare la storia, mi ci immergo completamente andando ad approfondire alcuni lati dei personaggi o della storia stessa. Chi vive con me sa che se inizio una storia sono capace di uscire di casa solo per andare a lavoro, fin quando la prima stesura non è terminata. Quando inizio la seconda stesura sono più rilassato.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    La DarkZone, con la quale ho pubblicato, mi ha aiutato moltissimo nella promozione del libro. I canali social, se gestiti bene, e l’aiuto di blogger sono fondamentali. Per la promozione del cartaceo ho avuto la fortuna di pubblicare con la DarkZone, che copre l’intero territorio nazionale! E scusatemi se è poco!

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Ho iniziato con il self, anche se per poco, ed è stata un’esperienza che mi ha avvicinato al pubblico interessato al mio libro, diciamo che mi ha svezzato verso tutto ciò che riguarda l’editoria, confrontandomi con altri scrittori e con i lettori.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Boss? (Francesca Pace) Posso dirlo? Va bene, lo dico: Uscirà un romanzo horror con la DarkZone in primavera 2017! Sono molto emozionato e sono curiosissimo di vedere la copertina, Livia De Simone è un’Artista, e la copertina di Non devi dormire mi ha lasciato senza fiato. Sono curioso di vedere questa nuova!
    Questo romanzo ha avuto una genesi particolare, doveva essere un racconto breve, poi i personaggi hanno deciso di vivere e morire per conto loro e mi sono trovato a scrivere una storia più complessa.
    Anche questo sarà molto psicologico ma avrà una sfumatura un po’ paranormale.
    Poi… tante… troppe idee che continuano a venire e che butto giù su innumerevoli file words, sperando che vedano presto la luce.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Francesca Pace, GRAZIE. Non c’è bisogno che aggiunga altro.
    La Dark Family: ragazzi siete grandiosi!
    Il mio Angelo oscuro, a te è dedicato già Non devi dormire… Grazie di esserci!
  10. .

    Jo Rebel



    CRAVING



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    Sinossi

    Gregorio e Victoria sono nati fratelli, e il loro legame è divenuto più intenso quando sono rinati come immortali entrando a far parte della stirpe dei Vlasic, in eterno conflitto con la linea di sangue degli Zarevic. Dopo decenni spesi a viaggiare, ritornano in Italia, precisamente a Torino, certi di riprendere con la solita routine che mettono in scena per adattarsi al mondo umano. Vic si iscrive all'università e passa molto tempo con se stessa. Greg trascorre le notti fuori, altalenando tra noia e lussuria. La rabbia però inizia a minare la sua volubile esistenza, mentre una creatura misteriosa lo attacca, facendolo sentire, per la prima volta, debole. Costretti a ripercorrere i ricordi dolorosi del passato, si renderanno conto di come le loro vite siano destinate a modificarsi, trovandosi davanti a scelte di primaria importanza. Ambedue entreranno in contatto con degli umani, ma se per Gregorio il rischio sarà quello di ricadere in un errore già commesso in passato, per Victoria invece l’incontro con il suo "gemello di sangue" mortale potrebbe rivelarsi fatale. Avranno bisogno di Domiziano, il loro Creatore, dotato di una saggezza antica, e di Federico, vampiro all'apparenza freddo ed egoista, migliore amico di Gregorio e passata storia d’amore, forse ancora non completamente chiusa, di Victoria. Entrambi saranno fondamentali per venire a capo di ciò che sta minacciando l’eternità dei due fratelli e a loro si unirà Gabriel, uno dei capi del Collegio degli Anziani Vlasic che governa le leggi dei bevitori di sangue. Alla resa dei conti, Gregorio e Victoria arriveranno a dover combattere per continuare a esistere e senza volerlo infrangeranno due delle più sacre regole degli immortali: mai rivelare al mondo la tua vera natura senza un valido motivo e senza valutare bene le conseguenze, mai farsi coinvolgere da un umano.

    Anche se il tuo cuore cessa di battere non è detto che tu non possa ancora avvertire il potere di un legame, o la rabbia più incalzante.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Bella domanda! A dire il vero me lo sono chiesto spesso, soprattutto quando mancava ormai poco tempo alla pubblicazione. Essendo io prima di tutto una grande lettrice, mi sono posta il quesito: io leggerei questo romanzo? Può sembrare da matti eppure, quando sono arrivata a rispondere “sì”, ho capito che poteva essere condiviso. Sono una grande amante del genere urban fantasy, perciò sono anche molto critica, verso me stessa soprattutto. Credo che “Craving” sia un libro che può soddisfare i lettori affezionati al genere, ma la cosa che mi ha resa maggiormente felice sono stati i feedback positivi arrivati da chi il fantasy non lo aveva mai preso in considerazione. Quindi, perché una lettrice dovrebbe leggere il mio libro? Per farsi trasportare in un mondo ai confini tra realtà e fantasia, e per farmi poi sapere se è stato un viaggio piacevole oppure no ;-)

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Trovo corretto seguire le regole, ma di natura sono un po’ ribelle. I protagonisti di “Craving” sono due fratelli vampiri, ho perciò tenuto fede in parte alla tradizione (sono bevitori di sangue, la trasformazione li ha resi forti, veloci, ammalianti, spietati, predatori…) ma ho anche cercato di dare loro delle qualità moderne a cui ho aggiunto alcuni elementi nati dal mix della mia fantasia e di ricerche approfondite sugli spiriti e sulle creature soprannaturali in generale.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Faccio la giornalista, leggo e scrivo da quando ho memoria. Sono curiosa, desiderosa di conoscere, di sapere, di scoprire. Ho una spiccata fantasia e un giorno ho deciso di provare a mettere nero su bianco le storie che si creavano nella mia testa, soprattutto prima di addormentarmi. Andavo in mondi fantastici, oppure li portavo nella realtà che stavo vivendo. A spingermi a scrivere è stato un potente desiderio di non dimenticare legato alla voglia di condividere. Ho cominciato proprio così, piccoli appunti sparsi per non dimenticare le mie storie…

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    È nata dalla mia passione per le creature oscure. Le mie fonti di ispirazione? Qualsiasi cosa abbia a che fare con i succhiasangue, da Bram Stocker a Anne Rice, da Carmilla a Twilight (ebbene sì, bisogna assaggiare tutto, per poi scegliere con criterio hehe).

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Scrivo soprattutto di notte, divano, laptop sulle ginocchia e gatta appallottolata di fianco. Quando mi viene in mente una storia prima di tutto stendo la trama, individuo le giuste caratteristiche per i personaggi principali, scelgo l’ambientazione, cerco i primi dettagli. Una volta finita questa prima parte, sono assolutamente discontinua. Scrivo quando sono ispirata, può succedere ovunque e in qualsiasi momento, per questo porto sempre con me un quaderno e una penna ;-)

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi - per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Come stratega sono un disastro, e il mio lavoro purtroppo non mi permette la libertà e il tempo libero che vorrei invece poter dedicare alla scrittura. Sono abbastanza social. Instagram, Twitter, un mio piccolo blog dove quando posso posto news sui miei libri e sulla musica che ascolto, altra mia grande passione. Ho una pagina e un gruppo su Facebook che cerco di tenere aggiornati il più possibile con novità, teaser, booktrailer, estratti e qualche divagazione (amo parlare anche degli autori e autrici che leggo, soprattutto made in Italy, alcune sono sublimi sul serio). E poi mi affido ai blog, essenziali, sempre. Accolgo con entusiasmo qualsiasi commento, qualsiasi critica, qualsiasi recensione. È il minimo, visto il tempo e lo spazio che dedicano a noi autori!

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    “Stay foolish, stay hungry… stay self”! ;-)
    Prima ho parlato di “Craving”, pubblicato con la casa editrice Golem Edizioni, adesso invece parlo della mia “seconda vita”: il romance… e il self. A metà giugno di quest’anno ho cambiato genere, mi sono lanciata nel mondo “pink” e ho pubblicato il mio secondo romanzo (“Come pioggia sulla pelle”, a cui si sta per aggiungere uno spin-off dal titolo “Come foglie sospese nel vento” in uscita il 5 novembre, entrambi autoconclusivi, fanno parte della serie “Calling You”). Per farlo ho scelto il self publishing. Scelto davvero. Non ho mandato il manoscritto a nessuno, ho aperto un account su Amazon e uno su Kobo, mi sono studiata bene come fare un ebook e i vari template per il cartaceo con CreateSpace, e ho provato a essere l’editrice di me stessa. Al momento la reputo un’esperienza decisamente positiva. Ho il controllo delle vendite, delle eventuali promozioni, di qualsiasi modifica e decisione, e soprattutto un rapporto più stretto e diretto con i lettori. Qualcuno potrebbe dire che con il self non si è presenti in libreria, io ribatto dicendo che anche con molte case editrici si può scontrarsi con questo “problema”. E inoltre credo che non sarà così ancora per molto, sento che presto anche i self potranno trovare il modo di promuoversi attraverso le librerie, non so come, ma prima o poi sono certa succederà.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Scrivere, scrivere, scrivere…

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Solo tre? Maledizione…
    Claudia Colucci, la mia editor, un’incredibile professionista, oggi per me una grande amica. Nel tempo abbiamo condiviso testi, idee, correzioni, telefonate notturne, ansie, paure, gioie… sputi nel lavandino e miele che cola dagli occhi. Direi perciò che il nostro rapporto è cresciuto parecchio ;-)
    Samanta Alfonsi, a lei posso davvero solo dire grazie. Mi ha spinta a pubblicare “Come pioggia sulla pelle” quando ancora era un ibrido e io pensavo solo a tenerlo ben chiuso nel cassetto.
    Shiloh Fernandez. Mmm… un ringraziamento particolare, quello per Shiloh. È il prestavolto per il personaggio di Patrick Owen, il protagonista della serie “Calling You”, è un attore di grande talento e dallo sguardo difficile da dimenticare, è un uomo sfuggente e camaleontico. Ha un dono, quello di essere in grado di emozionarmi, e ha fortemente ispirato il personaggio di Patrick, per questo un piccolo ringraziamento a lui, oggi, è quasi d’obbligo.
  11. .

    Miriam Palombi



    Piccoli Passi nel Buio



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    Sinossi

    Edizioni Dark Zone. Miriam Palombi. Raccolta Horror.
    Scricchiolii sinistri. Creature che si nascondono sotto i letti, minacciose. Ombre che si allungano silenziose sulle pareti. Streghe, demoni ed esseri mostruosi che lasciano le fiabe e le leggende della nostra infanzia per animare i nostri incubi notturni. Piccoli passi nel buio che vi condurranno fino al cuore nero delle vostre paure. Siete pronti ad affrontarle?

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Piccoli Passi nel Buio è un progetto ambizioso. E’ una raccolta horror che ha come intento quello di far avvicinare i giovani, e non solo, alla narrativa di genere. C’è ancora chi pensa che il mondo horror sia solo sangue e violenza, ma non è così. Esiste una “paura” molto più sottile e strisciante con cui dobbiamo convivere fin da bambini.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Piccoli Passi nel Buio è un horror puro che rientra perfettamente nei canoni. Ci sono archetipi e ambientazioni classiche per questo genere che attinge a piene mani dalle favole e leggende della nostra tradizione popolare. Di innovativo credo ci sia la rivalsa dei piccoli protagonisti verso le loro paure.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?” io rispondevo senza incertezza, “ La scrittrice” e sinceramente lo faccio ancora.
    Fin da piccola ho cominciato a scrivere brevi racconti, sulla scia di quelle che erano le mie letture, i film preferiti e interessi non proprio adatti alla mia età. Da sempre sono appassionata di tutto quello che può considerarsi “horror”.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La passione per la scrittura è una conseguenza della mia passione per la lettura. I racconti di Poe, di Lovecraft, di Barker, in seguito i libri di Eco, sono stati per me, una vera guida formativa. Mi sono avvicinata, così, al genere thriller e all’horror. Da cosa nascono le mie storie…Tutto parte dal concetto di “paura” e “mistero”. Se non avessi letto “Il nome della rosa” di Eco non sarei mai diventata l’autrice che sono ora.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    La mia scrittura purtroppo ha dei tempi giurassici, ho la media di un libro ogni due anni, questo per quel che riguarda la narrativa, ricerche preliminari, stesura e revisioni, portano via molto tempo. Per i racconti horror è diverso, sono sempre molto brevi e nascono di getto, sull'onda di un’idea spesso molto semplice. Niente spaventa di più della banalità.
    Annoto di continuo nuove idee, le migliori mi vengono prima di dormire, che poi cerco di sviluppare, creando trame e personaggi.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Attualmente le pubblicazioni in ebook permettono al libro di superare i limiti fisici e varcare i confini delle librerie, sperando di raggiungere un pubblico più vasto in minor tempo.
    Noi autori dobbiamo comunque impegnarci nel mantenere alta la soglia di attenzione, altrimenti i nostri titoli si perderebbero nel mare delle pubblicazioni online. Gruppi Facebook e blog legati al mondo della letteratura in tutte le sue forme, ci aiutano in questo arduo compito.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Per i miei ultimi lavori, L’ARCHIVIO DEGLI DEI e per PICCOLI PASSI NEL BUIO, sono stata molto fortunata, ho incontrato una persona speciale, Francesca Pace, che ha creduto in me facendomi entrare a far parte della Dark Zone, la sua casa editrice appena sbocciata.
    Nel caso di Oscure Visioni e Di Tenebra, le mie antologie horror in self, è stata una scelta ponderata, una sorta di esperimento. Dopo diverse esperienze ho voluto semplicemente provare a fare da sola. In verità la parte grafica, cover e booktrailer, sono opera mio marito, il quale pazientemente mi asseconda.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Attualmente sto lavorando ad un progetto molto particolare. IL PENTACOLO. Una sorta di esperimento letterario, ci sarà giallo, fantasy, paranormale, horror e molto altro ancora, sviluppato in una saga dal nome “Legacy of Darkness”, a episodi autoconclusivi. Nasceranno dei personaggi dalle caratteristiche “particolari”. Avete presente “I quattro giusti” di Wallace e La leggenda degli uomini straordinari? I miei saranno cinque, antieroi per eccellenza ma con poteri eccezionali e il loro compito sarà, come in tutte le mie opere, mantenere gli equilibri. E poi continuerò a mettere su carta i mie incubi personali creando racconti horror.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Il primo ringraziamento va a Francesca Pace, donna e autrice speciale, e con lei ringrazio i suoi collaboratori.
    Il secondo va a mia figlia, può sembrare strano ma è con lei che discuto di trame, personaggi e titoli.
    E ovviamente ringrazio i lettori che hanno avuto modo e voglia di leggere i miei libri.
  12. .

    Lorenza Bartolini



    La Rosa e il Deserto



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    Sinossi

    Marylya, bella e vivace principessa del Regno del Nord, deve mettere da parte la sua innata voglia di libertà ed accettare di sposare Mikelle, il principe del Regno del Sud, per rafforzare l'oramai duratura pace tra i due popoli, dopo un passato di sanguinosi conflitti. Il giovane però si rivela spietato e insensibile nei confronti della sposa, e, come se non bastasse, la sorella di Mikelle, Sadyoh, non tarda a mostrare tutta la sua ostilità e antipatia verso Marylya. L'unico ad esserle amico e pronto a sostenerla è Meros, fratellastro di Mikelle, che al fianco della principessa si troverà ad affrontare una battaglia dall'alta posta in gioco: la riconquista della pace tra i Regni.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Penso, anzi, credo, di aver scritto un fantasy un po’ diverso dal solito. Se vi aspettate elfi, magie, folletti o altro, vi sbagliate! Ho unito ciò che più mi piace in un libro: avventura, amore, storia. Per quanto riguarda la storia, ho fatto ricerche sui vestiti, cibi e danze medievali, ma non solo. Conoscete James Cook? Sapete che è stato il primo a documentare uno sport acquatico praticato già nei secoli passati? Se vi ho incuriosito, correte a leggermi!

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    ▪ Come ho appena detto un elemento che non ho trovato mai da nessuna parte (almeno nei romanzi che ho letto io) è uno sport documentato per la prima volta alla fine del 1700. La protagonista del mio primo libro lo descrive come qualcosa di magico, che molti uomini, da lontano, avevano pensato a delle sirene, vedendo chi lo praticava. Mentre Tessa, la protagonista del secondo libro, ne rimane talmente affascinata, che inizierà a praticarlo, creando un profondo legame con l’oceano.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    ▪ Principalmente è stata una sfida personale. Ho iniziato per gioco, per vedere fin dove la mia fantasia si sarebbe spinta, poi i personaggi hanno continuato a parlarmi nella mia testa e così sono usciti fuori due libri, tra lo stupore generale di parenti e amici. Se ho pubblicato, però, è solo grazie a mio marito che mi ha incoraggiata a intraprendere una nuova avventura.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Amo il rinascimento, in particolare l’epoca Tudor. Nel libro ho cercato di mettere insieme quello che più mi piaceva e, grazie a un corso per stilisti, ho studiato storia della moda e del costume, perciò mi sono divertita a creare una moda tutta mia, descrivendo minuziosamente gli abiti dei personaggi.
    Per il resto, sapevo solo di voler raccontare la storia di una principessa un po’ atipica, che si trova costretta ad affrontare un matrimonio che non vuole. Tutto il resto è venuto dopo, mentre scrivevo, parola dopo parola.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Inizialmente scrivevo la sera, su un quaderno, con le cuffie nelle orecchie ascoltando musica a tema, dopo cena. Poi mi sono sposata, e mi sono trasferita da Pistoia a Torino.Non essendo riuscita a trovare un lavoro, avevo tempo per scrivere anche durante il giorno, quando più mi sentivo in vena. A volte scrivo per ore, ma a volte ci sono giorni in cui non scrivo nemmeno una riga, specialmente adesso che ho una bambina di pochi mesi, che mi prosciuga letteralmente l’energia, ma mi riempie di felicità.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Il mio maggior strumento pubblicitario è stato Facebook, attraverso lo spam o i gruppi dove propongo ogni giorno temi diversi tipo: parlateci delle vostre più belle recensioni, o del vostro protagonista maschile o femminile, giornata estratti… E ho chiesto a vari blog di poter segnalare l’uscita dei miei libri.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Credo sia difficile farsi notare dalle grandi case editrici in un mercato così saturo pieno di talenti, ma anche (siamo sinceri) di tanta robaccia. Diciamo che ho optato per la via più semplice per me, e mi accontento così!

    ▪ Progetti per il futuro?

    Ho in mente una commedia romantica, ma mi piacere scrivere anche un terzo libro collegato alla mia saga della Rosa. Idee tante, ma tempo poco!

    ▪ Tre persone da ringraziare

    ▪ Thomas Lui, il fotografo delle mie cover. Dopo aver letto i libri, ne è rimasto così entusiasta da volersi occupare lui delle cover. Abbiamo discusso dei dettagli, delle modelle, delle pose… è stato divertente.
    Alessandra Leoni, la mia editor. Non ha avuto peli sulla lingua e gliene sono infinitamente grata! Sì, perché le critiche, se costruttive, posso solo migliorarci e spronarci a dare il meglio.
    Le modelle che hanno posato per me: Veronica Bertolucci, Tanya Girardi e Camilla Colombo. Bellissime e disponibilissime!
    Ops…sono cinque persone, ne ho approfittato!
  13. .

    Giorgia Vasaperna



    Like Lions



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    Sinossi

    Per Avril la vita è come un bivio senza indicazioni: non è facile capire cos’è giusto o sbagliato. D’altronde, chi non avrebbe difficoltà con una madre come Tenebra, l’incarnazione del Male? Il Castello Oscuro non dovrebbe essere un posto per ragazzini, eppure lei convive ogni giorno con il dolore dei Servi, le anime degli esseri umani più crudeli mai vissuti sulla Terra. Avril infatti vive su Kyom, il pianeta dei morti, ma non ha mai lasciato le mura del Castello Oscuro. È persino convinta di non avere un padre, finché un giorno un giovane guerriero le rivelerà una verità che le cambierà la vita per sempre. "Like Lions" è un fantasy sorprendente, in cui l’eterno scontro tra luce e oscurità assume una nuova forma trasportando il lettore in un mondo oltre la vita e la morte. Tra immortali, incontri straordinari, portali e magia, i protagonisti partiranno per un viaggio in cui scopriranno il valore di essere se stessi e da cui
    dipenderà il destino della Terra.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché può donarle un pomeriggio divertente e vari spunti di riflessione sulla morale e sull'identità.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Il punto più innovativo di “Like Lions” è una protagonista non canonica. Avril è una ragazza come tante altre, che ha una parte oscura e una buona. Nonostante i suoi sedici anni, non riesce bene a distinguere cos’è giusto o sbaglio e questo le causa confusione.
    L’elemento tradizionale all'interno della mia storia è sicuramente la magia. Per quella non ho creato nulla di troppo speciale, semplicemente desideravo creare delle regole e delle situazioni che il lettore appassionato di Fantasy potesse amare.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    La passione per la letteratura e la mia fantasia.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Questa è una storia un po’ buffa. In pratica, avevo bisogno di qualcosa che mi aiutasse ad applicarmi nella matematica, materia in cui sono diventata brava solo al quinto anno di liceo (che sfiga!). Mi consigliarono di comprare un bel quaderno per rendere meno astioso lo studio. Ne scelsi uno con sopra stampato un lupo dal manto bianco che ululava alla luna. Guardandolo, ho delineato nella mia mente il personaggio di Matteo, intorno al quale si è poi costruita la storia.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Scrivo quando ho un po’ di tempo libero e “forza” per farlo. Prima mi applicavo ogni giorno, ma da quando sono all'università tutto è cambiato. Direi che improvviso il più delle volte, mio malgrado.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    I social network sono essenziali, ma un ruolo importante ce l’ha anche la presenza ai vari eventi letterari (e non).
    Se non ti metti in gioco, i lettori pensano che non hai davvero passione per quello che fai e non sono dunque invogliati a leggere quello che scrivi.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Sto lavorando ad un Thriller. Chissà come andrà a finire!

    ▪ Tre persone da ringraziare

    - Daniele, il mio ragazzo, per avermi supportato fin dall'inizio. Non sarei dove sono, se non mi avesse aiutata a superare la mia timidezza e a combattere per i miei sogni;
    - Marika, perché è sempre dolce e disponibile malgrado la mia infinita acidità;
    - Sabrina, che ha realizzato il booktrailer che scherzosamente chiamiamo “Caprera” (chi ha visto la serie televisiva “Boris”, capirà!).
  14. .
    Robert's Night, racconto per la nuova raccolta firmata Dark Zone, Halloween Novel's!

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    Cover by: Sebastian Da
  15. .

    Giorgia Staiano



    Il Male Degli Avi



    Oltre i Confini



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    Sinossi

    L’umanità ha fallito. La Madre Lios, stanca dei continui soprusi subiti, ha distrutto la razza umana, salvando solo pochi eletti.
    Millenni dopo, gli Elit, uno dei sette popoli della Nuova era, proibiscono le emozioni negative. Un giovane, però, viene meno a questo giuramento. Mizar è irascibile, scontroso e in eterno conflitto con se stesso; nulla può contro la sua parte più oscura.
    In tutto il mondo, intanto, prende corpo una macabra consapevolezza: i bambini stanno nascendo senza anima. Lios ha mantenuto l’antica promessa.
    Un viaggio obbligato di dominio e conquista condurrà Mizar negli angoli più sperduti del globo dove, insieme alla giovane Kaila del popolo guerriero dei Dashu, affronterà I suoi demoni.
    Il Male degli Avi non ha ancora vinto…

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    La storia che voglio raccontare non è un semplice romanzo di avventura con elementi fantastici. Nella trama vi sono tutti i capi saldi del genere, quindi avventura, crescita interiore, un’intensissima storia d’amore, mondi e popoli incredibili e con infinite abilità. Il tutto però rielaborato in un modo assolutamente originale. La cosa che lo contraddistingue è soprattutto il suo protagonista, Mizar. In un certo senso l’antieroe per eccellenza. Ma nel suo sentirsi sbagliato, nel suo cercare un posto nel mondo e delle risposte rispetto alla sua diversità, conduce la trama oltre il solito fantasy, e si entra nel più profondo e intimo percorso umano.
    Il Male degli Avi è un romanzo che vi emozionerà: vi fare arrabbiare, sperare, innamorare e anche un po’ commuovere. Ma soprattutto si rivolgerà proprio a quell'angoletto insicuro e scostante, che spesso evitiamo, ma che inesorabilmente vive in ognuno di noi.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Del fantasy è stato scritto molto, forse anche di più. Ma in ogni romanzo, in ogni storia vi sono degli elementi fondamentali. Il viaggio, la guerra, la magia, l’amore e l’amicizia. E sono quanto di più importante possa esserci in una storia. Nel “Il Male degli Avi”, il viaggio non è solo quello fisico necessario a raggiungere un luogo, ma è un viaggio verso se stessi e verso l’altro, il viaggio della conoscenza del proprio mondo interiore e di ciò che ci permette di entrare in contatto con le persone che ci circondano. La guerra allo stesso modo è descritta attraverso lo scontro fisico, ma è su moltissimi aspetti, una guerra di pensiero, di ideologia. Anche il cattivo, per quanto tale, è un personaggio elaborato in modo che dopo averlo conosciuto, gli darete ragione anche voi.
    La magia. La magia in questa storia è costituita dalle abilità che ogni popolo della Nuova Era ha sviluppato per mantenere la retta via, e quindi vi sono capacità meditative, animali fuori dal normale, e profonde e oscure intenzioni.
    State parlando con una romantica, quindi l’amore c’è ma in tutte le forme; per un genitore, per un amico, per un fratello, e poi anche quello verso il proprio partner, sempre facendo attenzione a sviluppare più tipi di coppia…
    Non vi dico altro…ora non vi rimane che leggerlo!

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Io scrivo praticamente da sempre. La mia prima storia è stata in terza elementare, quando per un compito dato dalla ferocissima maestra di italiano, scrissi una favola che avevo inventato in seguito ad un sogno. Scrivere è uno dei modi che mi sono più congeniali per esprimere il mio mondo interiore, e trovare una collocazione alle infinite idee della mia fantasia. Mi spinge il desiderio di raccontare, di esprimere, e spesso di mettere nero su bianco le mie emozioni e le parti che più difficilmente vengono fuori nella vita di tutti i giorni. Scrivere è in un certo senso, sentire di non essersi persi…

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Come dicevo, di grande ispirazione spesso sono i sogni. Tutto è nato circa dieci anni fa, mi ricordo solo che mi svegliai con in mente una storia che mi rese entusiasta e da quel momento non mi ha più abbandonato. Nel tempo, idea dopo idea, si è modificata crescendo con me. Poi ad un certo punto avendo deciso sia come iniziare che il canovaccio generale, ho scritto il primo capitolo. Poi l’ho riscritto, poi l’ho scritto ancora una volta. Finalmente un giorno del 2010 mi sono sbloccata e sono andata avanti.
    Di forte ispirazione è il mio vissuto. Mizar è un ragazzo che non trova il suo posto nel mondo, che si sente diverso, sbagliato ed emarginato. E allo stesso modo io mi ci sono sentita per la maggior parte della mia vita.
    Ho avuto la fortuna anche di crescere con la doppia religione, cultura cattolica e mamma buddista. E questo mi ha avvicinato al mondo della filosofia orientale. Il lavoro sulle emozioni, sulla meditazione, il costante contatto con il fuoco che arde nella propria anima ma che non trova una collocazione nella vita. Tutto questo e molto altro alimenta queste pagine, e il mio complicato e vivacissimo mondo.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Ma parliamo prima o dopo questo libro? Perché devo dire che è stata una grande scuola. “Il male degli avi. Oltre i confini” è stato scritto in 4 lunghi anni. E ogni capitolo è stato messo nero su bianco solo dopo averlo deciso. Me la sono presa con calma, dopotutto non mi leggeva nessuno! Poi nella vita accadono delle “botte di culo” si può dire? Perché nel mio caso è stata anche fisica! Alla fine del 2014 infatti, in seguito ad una caduta che a Paperissima avrei sbancato, mi sono fratturata una vertebra, e questo mi ha costretta due mesi a letto. Ora, io sono una persona abbastanza iperattiva, e oltre a finire la filmografia degli ultimi cinque anni dovevo trovarmi altro da fare. E così ho scritto, e ho scritto fino a finire tutto il libro.
    Adesso, che di progetti ne ho conclusi un paio invece, e dopo essere andata a studiare che cosa fa veramente uno scrittore, ho capito che se voglio Scrivere veramente, devo farlo con disciplina e costanza, senza aspettare le famose “botte di culo”. A parte gli scherzi, quando lavoro ad un progetto, soprattutto da un anno a questa parte, cerco di scrivere qualcosa ogni giorno, appollaiata sul mio divano e circondata dai miei micioni e dal silenzio assoluto.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Posso dire che questa è la mia prima giornata autore? Essendo “il male degli avi” il mio primo romanzo non ho per niente esperienza in merito. Mi affido molto ai consigli dei miei colleghi e alle lungimiranti indicazioni della super Boss Francesca Costantino. Ho creato in l’occasione di questa intervista la pagina facebook del romanzo “Il Male degli Avi”, dove avrò l’opportunità di condividere con chi mi seguirà, che cosa accade ad un’esordiente come me, le settimane prima della pubblicazione.
    Per il resto mi sono preparata con cura per il Lucca comics, dove non solo avrò la possibilità di vivere la mia prima fiera da “dietro le quinte” ma anche quella di sfoggiare il cosplay di Kaila, la protagonista femminile del mio romanzo. Dopotutto ho descritto una donna con le curve apposta per questo! Ahahahahaha

    ▪ Progetti per il futuro?

    Futuro? Dunque, intanto mi sto dedicando alla stesura del secondo e ultimo volume della saga. Infatti “Il Male degli Avi” sarà una Bilogia, e il romanzo vedrà la luce l’anno prossimo sempre per Astro Edizioni. Nei mesi passati, mi sono dedicata a due progetti:
    Il primo è una storia vera ma anche d’amore. Ma qui vorrei aprire una piccola parentesi. Di professione io sono una terapista occupazionale, che a molti non dirà nulla, ma è una branca specialista della riabilitazione. Infatti io mi occupo di aiutare le persone con lesione midollare, para e tetra plegie, a recuperare l’autonomia nelle principali attività di vita quotidiana. L’anno scorso dopo l’uscita dell’acclamato “io prima di te”, per me su moltissimi aspetti fortemente discutibile, ho deciso di raccontare una storia d’amore e di disabilità con all’interno tutte le storie vere che ho avuto l’opportunità di vedere e vivere in prima persona in questi anni. E così ho scritto questo romanzo che al momento sta cercando la sua strada, sotto il sapiente aiuto di Francesca Costantino come Agente Editoriale.
    Il secondo progetto è stato portato avanti questa estate, dove con gioia mi sono data alle favole, e ho scritto un libro per bambini che traduce in fiabe divertenti e semplici la vita e le scoperte dei più grandi scienziati che il mondo ricordi. Anche qui, il mio sogno sarebbe vivere l’avventura con Astro Edizioni. Staremo a vedere.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Francesca Costantino in primis, senza di lei io non sarei qui!
    La squadra Astro, è vero sono più di tre, perché mi hanno fatta sentire subito a mio agio.
    E i miei amici, i fratelli che ho scelto.
    Ho sforato vero?
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