Posts written by .Eleonora.

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    Altra novità firmata DZedizioni!

    Miriam Palombi



    IL PENTACOLO


    Legacy of Darkness




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    USCITA aprile 2017

    Titolo: Il Pentacolo. The Legacy of Darkness
    Autore: Miriam Palombi
    Genere: Urban Fantasy
    Target: ogni lettore
    Editore: DZ edizioni
    Collana: Fantasy
    Pagine: 112
    Formato: 14X21
    Prezzo: 12,90 euro
    ISBN-EAN
    9-788899-845094

    L’autore

    Miriam Palombi, Nasce a Milano nel 1972. Ceramista, appassionata di simbologia e
    storia medioevale. Divide il proprio tempo tra l’organizzazione di Mostre d’Arte e la
    passione per la scrittura, seguendo un filone di narrativa storico-fantastica e horror.
    Novembre 2014 pubblica LE CRONACHE DEL GUERRIERO, ebook edito da STBooks,
    GDS edizioni. Thriller Storico.
    Maggio 2015 pubblica l’antologia horror OSCURE VISIONI, ebook in self..
    In questa raccolta sono stati inseriti alcuni racconti selezionati in vari contest:
    “La venticinquesima ora”, si aggiudica il terzo posto al Premio Internazionale Palazzo
    Ruspoli.
    “Il dono”, selezionato per la raccolta “Schegge per un Natale Horror” dicembre 2013
    edito da Dunwich edizioni, promosso dal sito Letteratura Horror.
    “Stirpe di Morte”, selezionato per partecipare a Interiora, Horror Festival Indipendente
    Roma 2014.
    “Giocattoli rotti”, inserito nell’antologia del premio Halloween all’italiana 2014, promosso
    dal sito Letteratura Horror.
    Il racconto “On the road” è selezionato nell’antologia del premio La Serra Trema 2015,
    edita da Dunwich edizioni, premio dedicato all’horror rurale.
    Partecipa al progetto antologico a tema “Le favole della buonanotte della Dark Zone.”
    Gennaio 2016 pubblica DI TENEBRA, antologia horror in ebook in self.

    Il libro
    Malcolm sa che il tempo sta finendo. Non gli resta molto da vivere e con la sua
    morte nessuno proteggerà il sottile equilibrio tra il mondo della magia e quello
    della scienza.
    L’antico ordine del Pentacolo ormai è decaduto, ma Sir Malcom McFarrel tenterà il
    tutto per tutto affinché Londra non cada nel caos.
    Un pugno di uomini dagli strani poteri potranno sostituirlo, lo sa, i suoi poteri
    gliel’hanno detto. Ma raggiungerli e convincerli ad abbracciare il loro destino non
    sarà facile, né indolore.
    StoneTemple House aspetta tutti loro, il pentacolo inciso nella pietra li aspetta. Il
    simbolo è in attesa per essere aperto ancora una volta, in attesa della scintilla che
    riporterà tutto alla luce.

    Dark Intervista




    - Ciao Miriam, perché non ci parli un po’ di te? Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita?

    Salve, nella vita di tutti i giorni sono una ceramista mamma e moglie, appassionata di simbologia medievale e cultura horror, sia letteratura sia filmografia. Non ho usato il termine “cultura” a caso. Le origini di questo genere sono molto antiche e affondano le radici nelle fiabe della nostra tradizione popolare. Sono stata una lettrice precoce di generi non proprio adatti alla mia età. Credo che il mio primo racconto risalga all’età di sette, otto anni; una nave fantasma sparita nel nulla! Iniziare a scrivere è stata una conseguenza naturale della passione per la lettura. A un certo punto ho avuto la necessità di creare storie tutte mie.

    - Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare i tuoi libri? È stato difficile arrivare alla pubblicazione?

    Non ho mai pensato di tenere le mie cose chiuse nel cassetto. La cosa che mi spinge a scrivere è raggiungere più lettori possibili, cercare di far vivere loro le stesse emozioni che ho provato io durante la stesura del testo. Se poi si ha la fortuna di incontrare persone come Francesca Pace e il team DZ edizioni, pronti a credere in te… il gioco è fatto!

    - Parlaci di questo nuovo libro.

    Il Pentacolo. Legacy of Darkness è il primo volume di una serie a episodi autoconclusivi. E’ una sorta di esperimento letterario che si allontana dai generi a me congeniali, e che sconfina nel territorio del Dark Fantasy, conservando però le sfumature horror, thriller e paranormale. Sullo sfondo di una Londra fumosa, in cui la tecnica ha perso ogni dogma morale, prenderanno vita personaggi dalle caratteristiche “particolari”. Una sorta di antieroi sempre in bilico tra il bene e l’oscurità che la natura ha dotato di poteri eccezionali. Quale sarà il loro scopo? Come in tutte le mie opere si parla di sapere negato ai non meritevoli e di equilibri che devono essere preservati. Nel caso de Il Pentacolo si tratta dell’equilibrio tra il mondo reale e quello paranormale.

    - Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione dei tuoi libri?

    Noi tutti siamo bombardati da continui stimoli esterni, i social passano ogni sorta di notizia e messaggio, senza alcun filtro. Credo che questo abbia portato nel tempo a uno scarso interesse generale, sono in pochi quelli che si soffermano a leggere un post, a capire cosa c’è dietro e quale è il messaggio reale. Nel mondo dell’editoria e della scrittura questo si traduce con la difficoltà di raggiungere il lettore; dopo dieci minuti il tuo brano, il tuo estratto, la tua card promozionale sono già persi nell’etere, nonostante dietro ci sia un lavoro immane.

    - Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?

    La promozione è fondamentale nell’attesa che parta il famigerato passa-parola, questa creatura mitologica che tutti noi autori sospiriamo. Il nostro compito è mantenere alta la soglia di attenzione per quanto difficile sia.

    - Cosa vorresti dire ai tuoi lettori, che non abbiamo ancora scoperto nel tuo blog o nei tuoi romanzi riguardo a Miriam?

    Cosa potrei dire…se non ho il titolo “giusto” non inizio a scrivere e adoro creare personaggi cattivi. Sono una bevitrice incallita di tè verde, un’accumulatrice seriale di libri e uso solo penne dall’inchiostro tassativamente nero.

    - Se ti chiedessi di parlare di cosa provi quando scrivi, dei tuoi conflitti, delle tue paure, cosa risponderesti?

    Che probabilmente non smetterò mai. La scrittura ha su di me un effetto terapeutico, riesco a scaricare così ansie e tensioni quotidiane. Tra le pagine e quasi possibile scorgere gli stati d’animo durante la stesura dei vari capitoli.

    - Scrivi per successo o per bisogno? Cosa ti spinge realmente?

    Credo che le due risposte siano intercambiabili tra loro. E’ un reale bisogno di comunicare al mondo il mio IO interiore, le mie fantasie e le mie paure, nella continua ricerca dell’approvazione altrui e quindi del successo.

    - Che cosa sogni per il tuo futuro? E che cosa ti aspetti dalla vita?

    Sogni per il futuro? Continuare a fare quello che amo con passione, e che non diventi mai un “lavoro” nell’accezione negativa del termine. Continuare a stupirmi dei dettagli e delle sfumature. Vivere con serenità, inventando sempre nuove avventure.
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    DZedizioni News di primavera!
    Oggi vi presento:

    OSTILIUM


    La Porta dei Demoni



    di


    Stefano Mancini



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    Verrà presentato al Romics dal 6 al 9 aprile 2017! Tutti a Roma! Da non perdere.

    USCITA aprile 2017

    Titolo: Ostilium. La porta dei demoni
    Autore: Stefano Mancini
    Genere: Fantasy Classico
    Target: ogni lettore
    Editore: DZ edizioni
    Collana: Fantasy
    Pagine: 368
    Formato: 14X21
    Prezzo: 14,90 euro
    ISBN-EAN
    9-788899-845100


    Pelle di brace, sguardo di sangue.
    L’Apocalisse è cominciata.



    L’autore

    Stefano Mancini, laureato in giornalismo e iscritto all’Ordine dei professionisti dal 2005,
    lavora come editor per autori emergenti e non con la sua agenzia “Aragorn Servizi Editoriali”.
    È autore dell’acclamata trilogia high-fantasy composta dai romanzi Le paludi d’Athakah, Il figlio
    del drago e Il crepuscolo degli dei (Linee Infinite Edizioni).
    I suoi altri romanzi sono L’erede del mago (Linee Infinite Edizioni), Pestilentia (Astro Edizioni),
    La spada dell’elfo (Runde Taarn Edizioni) e Il labirinto degli inganni (AndreaOppureEditore).

    Il Libro

    Giunto a Vidaara il ricco mercante Galor viene accusato di un crimine spregevole e giustiziato.
    Ma quando il boia prepara il corpo per la sepoltura, scopre qualcosa che getta ombre su una
    morte piena di ambiguità. Chi ha ordinato quell’uccisione? Per quale motivo? E che cosa c’entra
    l’Ostilium, la “Porta dei demoni”?
    Al boia, accompagnato da due improbabili alleati, il compito di trovare le risposte. E forse anche
    quello di difendere il mondo da un male antico e senza volto.
    Stefano Mancini, uno dei più apprezzati autori contemporanei di fantasy, torna in libreria con un
    nuovo romanzo capace di fondere mistero, intrigo, colpi di scena ed eroismo.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autore:

    ▪ Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Io ritengo che sia un buon libro, con una trama solida, personaggi che spero ben caratterizzati e strutturati e una serie di colpi di scena intriganti, che mi auguro tengano il lettore incollato alla pagina.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Di innovativo, secondo me, c’è una visione diversa del fantasy: non più regni incantati e bellissimi, fatti di eroi senza macchia e senza paura, ma un’ambientazione più “sporca”, con personaggi che sono più a metà strada, fatti di luci e ombre. Per quel che riguarda la continuità, invece, c’è lo stile, tipico dei romanzi fantasy, e ovviamente quella commistione di avventura, combattimenti e creature fantastiche che non può mancare.

    ▪ Che cosa ti ha spinto a scrivere?

    Beh, scrivo da quando sono un bambino, quindi non ho fatto altro, ancora una volta, che seguire la mia passione. È il mio nono romanzo pubblicato, non credo che potrei mai fare a meno di questa “pulsione”.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La storia nasce da una volontà ben precisa: quella di raccontare un fantasy che non ricalcasse pedissequamente gli esponenti maggiori (Tolkien su tutti). Ho cercato di dare nuova voce e nuove idee a un genere spesso “abusato”. Le mie fonti di ispirazione hanno spaziato ben oltre il genere, cercando di mettere in questo romanzo anche elementi che di solito non sono tipici del fantasy: quindi uno stile più serrato, personaggi più “umani” e una trama incalzante.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Devo dire che sono abbastanza metodico. Per me scrivere è passione, anzitutto, ma anche un lavoro. E quindi deve rispettare orari e impegni. Scrivo tutti i giorni, non perché sia un obbligo, ma proprio perché è un piacere e come tale mi diverte farlo.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi – per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Beh, nel mondo in cui viviamo credo sia impossibile ignorare il “potere” dei social network e del web in generale. Promuovo il mio titolo soprattutto attraverso i canali informatici, senza dimenticare però il contatto diretto col pubblico, attraverso la partecipazione a fiere, presentazioni ed eventi letterari.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Vediamo, al momento non ho particolari progetti, anche se ho tante idee che mi ronzano in testa e che forse vedranno la luce prima di quel che si possa pensare.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Beh, per cominciare il mio editore per “Ostilium – La porta dei demoni”, Francesca Pace, che mi ha fortemente voluto e che crede almeno quanto me in questo progetto. Poi il mio content editor Valerio la Martire, che continua a darmi preziosi suggerimenti (anche se sotto forma di minacce). E infine i miei lettori, senza i quali non sarei qui a presentare un mio nuovo libro.

    Edited by .Eleonora. - 30/3/2017, 15:02
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    Alessandro Dainotti



    UN GIORNO QUALUNQUE



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    Sinossi:

    Adriano è uno dei tanti italiani emigrati a Londra. È un giorno qualunque della sua vita, quando vede un bambino e una donna seduti in un bar. Quella scena è abbastanza per far riaffiorare alla mente i ricordi, per ripercorrere un viaggio nella memoria. Dall'infanzia trascorsa dentro la libreria Pizzuto, alla scoperta della sua sessualità. Dalle discriminazioni verbali dei compagni di scuola, a quelle fisiche di persone che guardano il mondo con occhi diversi. Dal trasferimento a Roma per seguire il sogno di diventare scrittore, alla nascita del suo grande amore per Tiziano. Dall'incontro con Giacomo, che contribuirà alla fine della relazione, al trasferimento a Londra per iniziare una nuova vita. In un'alternanza narrativa di luoghi, situazioni e personaggi diversi, la quotidianità della vita attuale e i felici ricordi delle vite passate si rincorrono fino a incontrarsi a fine giornata, in un ultimo, fatale avvenimento. Solo a quel punto Adriano sarà costretto a mettersi davanti agli errori compiuti per fare i conti con se stesso, e imparare ad accettarsi.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autore:

    ▪ Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché è una storia di vita che può riguardare ognuno di noi in prima persona. La storia di Adriano è una storia fatta di bei momenti e ricordi felici, ma soprattutto di scelte sbagliate e di dolore. È un lungo percorso di accettazione interiore, oltre a un invito a non sottovalutare l'importanza di ogni singolo istante della nostra vita. Spesso viviamo le nostre giornate in attesa di un evento speciale, che accada qualcosa di grandioso, senza renderci conto che le cose meravigliose sono racchiuse anche in un giorno qualunque.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Una particolarità, forse non innovativa, del mio romanzo è la costante alternanza tra un capitolo rivolto al passato e un capitolo rivolto al presente, finché passato e presente collimano nelle ultime pagine. In questo modo ho creato un continuo cambiamento di personaggi, luoghi e situazioni che mantengono viva la curiosità di chi legge, senza creare confusione. Sia in fase di stesura del romanzo, che nelle vari forme di revisione, è stato un elemento che mi ha dato diverso filo da torcere, ma a cui non potevo rinunciare.

    ▪ Che cosa ti ha spinto a scrivere?

    È stato il bisogno di organizzare tutte le mie fantasie, e la voglia di raccontare il mondo per come lo vedo io. Per “Un giorno qualunque” si è trattato più del bisogno di farmi un'autocritica. Era un periodo in cui ero molto confuso, mi colpevolizzavo senza interruzioni su scelte e azioni che avevo commesso, e che avevano ottenuto risultati sbagliati. Sentivo il bisogno di fermare i pensieri su carta per analizzarli e capirli, per poi accettarli.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La fonte di ispirazione è stato un viaggio in treno. Stavo tornando a Londra e guardavo il paesaggio fuori dal finestrino. Pensavo alla mia situazione in quel momento, e non c'era da esserne fieri. Per distrarmi ho preso carta e penna dalla borsa e ho cominciato a scrivere. In pochi minuti avevo già l'incipit dl romanzo.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Di solito scrivo in metropolitana, mentre vado a lavoro e mentre torno a casa. Se sono in fase ricerca divento meticoloso e ordinato. Appunto tutto su un quaderno in modo da poter ripescare un'informazione in pochi istanti. Se sto scrivendo il romanzo uso un'iPad per praticità. In questo caso però non riesco a seguire un piano o una scaletta. Divento molto istintivo e seguo il flusso di idee, anche se spesso mi fermo per rileggere, o correggere, quello che ho scritto.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    L'uso di Facebook in primis. È il modo migliore per crearsi una propria rete di contatti, indipendentemente dal luogo in cui ti trovi. Aggregandoti a gruppi affini a ciò che hai scritto puoi raggiungere molti lettori che non ti conoscono, ma è difficile tenere viva la curiosità. Inoltre è un ottimo mezzo per conoscere altri autori con cui scambiarsi opinioni, consigli ed esperienze. Poi c'è anche Instagram, che ha potenzialità simili a Facebook e le immagini possono essere più dirette. Ma soprattutto le mail. Bisogna mettersi in contatto con più blogger possibili e, anche in questo caso, creare una rete di comunicazione per ottenere recensioni e una maggior diffusione.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Nell'immediato futuro vorrei riuscire a finire la prima stesura del mio secondo romanzo. È una storia che mi rimbalza in testa da un po' di tempo, e vorrei darle una forma concreta. Per quanto riguarda i progetti a lungo termine, mi piacerebbe tornare in Italia e continuare a scrivere nel mio Paese.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Francesca Costantino, per aver creduto nel mio lavoro.
    Mia madre, perché mi accetta così come sono.
    Me stesso, perché sono riuscito a superare grandi difficoltà.
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    Alessandro Sardelli



    I CINQUE MONDI


    Il destino di Emma



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    Sinossi

    I Cinque Mondi sono finalmente in pace dopo la Guerra dei 33 Soli.
    Dopo la creazione del Gruppo dei Tre che, anche se in modo arbitrario, regola le religioni e l’uso degli Incanti, il tempo sembra scorrere sereno nel Mondo Centrale e nel regno di HannaKara, fino a quando accade un episodio nella Foresta Nascosta, che rischia di pregiudicare il pacifico equilibrio che si era creato tra le Razze dei Cinque Mondi.
    Cos'è veramente successo dopo la morte di nonna Yaga?
    Perché Emma è così restia ad aiutare suo fratello Eddy, a comprendere il perché dell’attacco a cui ha appeno assistito nella Foresta Nascosta?
    Ma soprattutto Emma, riuscirà a trovare la via giusta per il suo destino?

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autore:

    ▪ Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    La trama complessa vi terrà incollati alle pagine; intrighi e azione, amori e tradimenti tutto condito da una velata dose di erotismo che non guasta mai, vi faranno rimanere con la voglia di sapere di più, di volere un altro libro da divorare! (modesto vero?!)

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Il Destino di Emma è innovativo perché tratta sì di temi attuali, ma collocandoli in un contesto storico non necessariamente moderno. L’impiego di armi tradizionali come la classica spada o il nobile arco e l’uso parsimonioso della magia come da tradizione fantasy, lo rendono ancora più intrigante.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Dire che scrivo per me stesso è scontato. Direi che, arrivati ad una certa età, la testa ha bisogno di una valvola di sfogo per far uscire tutti i problemi i pensieri e le delusioni accumulati fino a quel momento. È questo il motivo per cui ho iniziato a scrivere. Per quanto mi riguarda, è la più grande tecnica di rilassamento esistente!

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    *Rido – immaginati la scena: domenica mattina, i bambini ti svegliano come al solito (troppo) presto e tu, incazzato come un ape, ti appresti a fare il caffè; pochi minuti dopo si alza tua moglie con il SUO sorriso entusiasta di cosa avesse sognato. Parte col racconto e tu, sempre assonnato e domandanti cosa avesse mangiato di pesante la sera prima, non fai altro che prendere appunti perché, credeteci o no, la storia ti prende e “ha del potenziale”.
    Sono passati quasi due anni da quella mattina; ho apportato dei drastici cambiamenti alla storia originale, tagliando, incollando, aggiungendo e sottraendo parti, persone e cose. Mi sono inventato un mondo che, se pur piccolo, ha carattere.
    Per quanto riguarda i personaggi mi sono ispirato a persone reali, ho cercato di descriverle come le vedo realmente con i miei occhi, con le loro caratteristiche fisiche e i loro caratteri.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Totalmente discontinuo e totalmente improvvisato! A causa del poco tempo da dedicare alla scrittura, purtroppo mi rimane veramente difficile programmare una determinata parte della giornata. Quando ho tempo, scrivo. Quando non scrivo, penso. Anche in questo caso però, non smetto mai di elaborare dati e cercare di mettere insieme ogni pezzo di puzzle, una volta che si presenta la sessione di scrittura.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Per il momento al discorso promozione non ci penso, tranne per la pagina autore di facebook che seguo discontinuamente per i problemi di cui sopra..
    Sostengo fortemente che i social network siano un ottimo trampolino di lancio per farsi conoscere.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Né Self né Case Editrici per il momento.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Trovare il tempo per scrivere di più.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Solo tre?
    Mia moglie Costanza e i miei bimbi: senza di loro davvero non saprei dove sbattere la testa. Sono sicuramente la mia inesauribile fonte d’ispirazione.
    Francesca “MammaDark” Pace per la sua pazienza, per la sua passione e per i suoi libri. ;)
    L’amica Mara (editor e correttore di bozze), la quale, anche se da poco più di un anno che ci conosciamo, ha capito subito le mie necessità letterarie e mi sta dando un enorme aiuto.
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    La Naturaleza más allá de la Naturaleza



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    Sono felice di presentarvi la versione tradotta in spagnolo de "La Natura Oltre Natura".

    Traduzione di Federico Renzi

    Opera di copertina di GianduzArt www.gianduz.com/index.html

    Estratto



    ¿Qué puede ser más bonito en el mundo que detenerse a admirar las bellezas y las maravillas de la naturaleza?
    Es suficiente intentar observar todo lo que nos rodea de una manera sincera, sin pensar en algo más, al menos por un momento, y quedarnos asombrados de lo mucho que ella está tan cerca de nosotros, tan discreta y tan sobresaliente; pensar en todo lo que nos regala sin pedir nada a cambio.
    Aunque nosotros deberíamos demostrarle un poco más de respeto y atención.
    Sumergirse en la naturaleza puede dar a la vida un sentido más justo y más lleno, y también hacernos sentir mejor.
    Si por cada persona que respetara la naturaleza naciera un árbol, el mundo sería un pequeño jardín en medio de un desierto estéril.
    Si por cada planta o árbol destruido pudiera nacer un hombre bueno, el mundo sería un enorme jardín con los más grandes y variados tonos de verde para dar paz al alma humana de quien se hubiera quedado a vivir en la naturaleza y, a lo mejor, más allá.

    ***
    Malva Silvestris
    [...]
    REMEDIOS VERDES: la tisana preparada con esta planta ayuda a eliminar las toxinas que se acumulan en el cuerpo, manteniendo limpios los riñones y la vejiga, y jugando una acción anti-inflamatoria en el caso de cistitis.
    Junto con otras plantas es un sedante suave para la tos, y se utiliza en decocción como un enjuague bucal, que es útil para desinflamar las encías sensibles.
    En general se usan las hojas y las flores secadas a la sombra, las cuales se tienen que recoger entre mayo y agosto.
    Las raíces, al contrario, se recogen a principios de otoño, pero personalmente nunca las uso, ya que prefiero las hojas y las flores. Los brotes jóvenes son muy buenos de comer con una ensalada.
    [...]
    LEYENDAS: de esta leyenda que está perdida en el tiempo se ha mantenido la consideración que esta planta representa el amor maternal. La leyenda de la tranquilidad que sólo una madre puede tener al dormir a su bebé, ayudada al mecerlo con una cobijita hecha de ramitas entrelazadas de malva, regalo de las hadas.

    Eleonora Monti: www.facebook.com/EleonoraMontiAutrice/
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    Francesca Noto



    Il Segno della Tempesta



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    Sinossi

    Lea Schneider ha un dono, o forse una maledizione. Riesce a percepire con impressionante chiarezza le emozioni altrui. È sempre stato un fardello complicato da gestire, in grado di trasformare la sua adolescenza in un inferno. Anni dopo, le sue capacità tornano a manifestarsi con forza. In preda a strani sogni premonitori, Lea decide di fuggire verso la regione più selvaggia della Florida, dove è stata concepita vent’anni prima.
    Ciò che non sa è che quel viaggio ‒ come il suo dono ‒ fa parte di un disegno più grande. Chi è Sven, il ragazzo senza un passato e dotato di capacità ben più potenti delle sue? Nuove forze scoprono le carte di una partita antica, di cui i due giovani sono il fulcro.
    Lea e Sven si troveranno nel mezzo del conflitto tra i Waerne, antichi guardiani della nostra realtà, e i Fjandar, asserviti a esseri che di questo universo non fanno parte, ma che diverse volte hanno interferito con le sue sorti. Mentre un portale tra i mondi rischia di essere profanato, Lea dovrà trovare il coraggio di guardarsi dentro e affrontare le proprie paure.
    Intanto, Ragnarök, il crepuscolo del mondo, si avvicina...

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Se dovessi puntare su un solo motivo, direi per il messaggio positivo e di speranza che “Il segno della tempesta” vuole trasmettere: per questo ho voluto scrivere per un target fondamentalmente adolescenziale (sebbene il romanzo possa essere fruito anche da fasce di età più elevate); quando ho iniziato a scriverlo ero poco più che un’adolescente anche io, e le domande fondamentali che si affrontano nella storia sono quelle che, soprattutto in quel periodo della vita, finiscono per diventare quasi assillanti. In particolare, quesiti come: “Cosa ci faccio qui? Qual è il mio posto nel mondo? Sto facendo le scelte giuste e troverò la mia strada?” Tutto parte da lì... e poi prende svolte inattese. Ma di fatto, anche se i miei protagonisti hanno capacità “speciali”, quello che cerco di trasmettere al lettore è che ciascuno di noi, in qualche modo, è speciale ed è chiamato a compiere qualcosa di grande, nella sua esistenza.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Difficile definire davvero “innovativo” un romanzo, di questi tempi; a mio parere, solo pochi grandi autori riescono a tracciare strade nuove. Posso dire di aver attinto a piene mani da una commistione di generi. Nel mio libro ci sono elementi di urban fantasy e di romance, ma riprende anche certi canoni del romanzo di formazione e si ispira alle saghe norrene, dando loro una spiegazione “moderna”. Se poi ci sono elementi innovativi in questo intreccio, probabilmente saranno i lettori a deciderlo! E in qualche recensione, questo tratto è venuto fuori, dandomi ovviamente tanta soddisfazione!

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Ho sempre amato scrivere, fin da quando ero bambina. Il primo “romanzo” (chiamiamolo così!) l’ho buttato giù a undici anni! Ho sempre scritto unicamente per me stessa, perché avevo in testa una storia e volevo darle un compimento di qualche tipo. In qualche modo, mi sono anche trovata un lavoro che ha a che fare con la scrittura creativa (sono traduttrice di romanzi e giornalista), ma prima della pubblicazione de “Il segno della tempesta” non mi sono mai considerata una “vera” scrittrice. E anche questo romanzo sarebbe rimasto nel proverbiale cassetto (dove di fatto è rimasto per quasi sedici anni) se non fosse stato per la mia “talent scout” e attuale editrice, Francesca Costantino, che mi ha incoraggiato a fare il grande salto e tentare questa nuova avventura. Ora che è passato un anno dalla pubblicazione, posso dire che ha avuto ragione a crederci quando io ancora non ci credevo. Ho iniziato questo viaggio quasi per gioco... e ci ha dato mille soddisfazioni, aprendo nuove strade.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Le origini risalgono a un viaggio in Florida del 1999. Mi ero innamorata di certe suggestioni e certi paesaggi, e questa storia ha cominciato a “cantarmi” dentro, come i suoi personaggi. In realtà, all’inizio non sapevo neanche dove voleva puntare. Era molto più romance che fantasy. Successivamente, nella sua seconda stesura, ha trovato la sua costruzione definitiva, senz’altro più matura (erano anche passati quindici anni, nel frattempo!). In realtà non ho avuto una fonte d’ispirazione univoca e definita. C’è un po’ di tutti gli autori che negli anni mi hanno definito e mi hanno ispirato nello stile e nella narrazione, dal fantasy classico che leggevo da adolescente a certo Stephen King delle origini (ho sempre amato il modo in cui sa tratteggiare i suoi personaggi e le loro emozioni), ai tanti autori che ho tradotto nel corso degli anni. Al momento, mentre sto scrivendo il secondo romanzo, che si potrebbe definire un sequel “stand-alone” del primo, la mia massima fonte di ispirazione è stata la prosa lirica dell’autrice americana horror Poppy Z. Brite, sebbene il mio non sia un horror.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Avendo un lavoro da freelance che mi prende tanto tempo, weekend compresi (e per fortuna mi piace, sennò sai che tragedia!), un marito e due bambine, gli unici momenti davvero adatti alla concentrazione che mi serve per scrivere sono la mattina presto e la sera tardi, quando in casa tutti dormono, il cellulare tace e l’atmosfera diventa particolare, quasi magica. Ideale per raccogliere le idee, prendere un gran respiro e lasciare che la storia prenda forma e il flusso di scrittura diventi torrenziale come deve essere. Per i motivi già detti, mi trovo per forza a scrivere in modo organizzato e il più possibile continuo, e non posso permettermi il lusso dell’ispirazione improvvisa... anche se a volte, quando l’idea che cercavo da un po’ viene fuori, mollo tutto e butto giù qualcosa prima di perdermela nel nulla e mangiarmi le mani!

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Innanzitutto devo dire che con Astro Edizioni ho avuto e sto avendo tanto supporto e tanto aiuto, in questo senso. Per me, ovviamente, questa era e continua a essere un’esperienza nuova, in cui mi sto affidando a chi ha più esperienza di me, “buttandomi” però senza paura in ogni occasione che mi viene proposta o che vedo aprirmisi davanti. In questo concordo con la mia editrice: l’autore può e deve fare tutto il possibile, in prima persona, per far conoscere la sua opera, e questo può fare la differenza. Sto usando molto i social network, soprattutto Facebook e Instagram, cerco di partecipare a tutte le fiere di settore dove mi è possibile essere presente (ho fatto il “tutto esaurito” in diverse occasioni e gli amici e i colleghi iniziano a chiamarmi Franny “SoldOut” Noto XD), e sto cercando di sfruttare anche tutti i miei contatti lavorativi per farmi conoscere meglio e promuovere il romanzo su vari canali. Nel frattempo ho ottenuto un premio in un concorso letterario e, a distanza di un anno dalla pubblicazione, sto vedendo i primi frutti della promozione. È una specie di “lavoro” a cui si deve dedicare tempo e passione, ma poi i risultati si vedono!

    ▪ Progetti per il futuro?

    “Il segno della Tempesta”, in realtà, è nato come romanzo autoconclusivo, ma lascia comunque aperte delle possibilità per narrare ulteriori storie all'interno dello stesso “lore”. E da queste possibilità sta nascendo la storia che mi sto impegnando a scrivere proprio in questi mesi, e che dovrebbe vedere la luce, sempre con Astro Edizioni, a ottobre del 2017, in tempo per essere presentato a quell'edizione del Romics. Con questo nuovo romanzo sto esplorando molto di più una dimensione maschile e giovanile, e un’ambientazione che sfocia maggiormente nel fantasy. In ogni caso, saranno due romanzi fruibili ciascuno singolarmente, senza per forza dover essere letti in sequenza.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Innanzitutto Francesca Costantino, la mia editrice, che ha creduto in me e nelle possibilità del mio romanzo quando non ci credevo neanche io; poi mio marito, Marco Accordi Rickards, che in quel fatidico viaggio in Florida era presente, e senza il quale il personaggio di Sven non sarebbe mai esistito. E ultima, ma non per importanza, Mila, la mia prima figlia, il piccolo angelo che veglia su di me da lassù, e a cui devo e dovrò sempre tutta la mia vera forza.
  7. .

    Giulio Perrone



    CONSIGLI PRATICI PER UCCIDERE MIA SUOCERA



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    Leonardo Mameli, detto Leo, è il protagonista di questa storia. Una vita ricca di sfaccettature. Emotivamente colpito su più fronti, finisce col restare invischiato nelle situazioni più disparate senza però riuscire a portarle a termine nell’immediato, fuggendo invece in un rifugio fatto di pensieri e monologhi tra sé e sé.
    I vari personaggi hanno un ruolo emotivo ben distinto, in un carattere come quello di Leo già improntato al “dover scegliere ma perché?” fin da bambino.
    L’intrecciarsi di vite si svolge e torna indietro, e, è davvero così complicato liberarsi di una suocera?

    Introspettivo distopico, è un viaggio sì, nei desideri maschili incostanti ma dettati in questo caso dalle aspettative umane in risposta al proprio vissuto. Interpretare questo vissuto diventa una storia intricata che chiamerei ricerca d’accettazione e non reale desiderio.

    “Il mostro è dentro di noi, mai fuori.”

    L’amore e la paura di lasciarsi andare fanno da filo conduttore nel romanzo, la paura di ammettere che davvero l’amore può esistere e nei vari personaggi se ne leggono le sfumature e le complete assenze.

    “Credo fermamente che l’amore non sia fatto di grandi gesti ma di continuità.”

    Molto bello il personaggio di Marta, quasi assurdo quello di Ranieri Malosi ma che stempera gli stadi emotivi più intensi del libro insieme alle partite di calcetto.
    Ricco di dettagli, scorrevole e davvero ben scritto. Ha un sottile sarcasmo a tratti anche divertente, soprattutto nei messaggi di chat di come uccidere una suocera.

    Trapela l’amore per Roma da parte dell’autore in più occasioni ed è bella la percezione dello svilupparsi della storia, come se i personaggi prendessero forma successivamente alla stesura iniziale.
    In un epilogo coerente al filo del romanzo, non mi resta che augurarvi una piacevole lettura.

    Eleonora Monti
  8. .

    La Magia in Tavola



    Firmati Dark Zone edizioni, vi presento i miei ultimi lavori, tre volumi uniti dalla magia che può esserci in ogni cosa, anche in ciò che mangiamo.

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    Link d'acquisto: www.dark-zone.it/

    Edited by .Eleonora. - 28/3/2017, 08:54
  9. .

    Marika Vangone



    VALIANCE



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    Sinossi

    Aaliyah è una ragazza comune del ghetto C. Non può uscire mai di casa: ogni abitante del ghetto ha un difetto, una malattia invalidante; anche i suoi genitori sono deformi, ma non lei.
    Lei è normale!
    Diversa dal resto del suo mondo, Aaliyah cresce chiedendosi il perché di questa differenza, credendosi sbagliata. Non può parlare con nessuno perché nessuno deve vederla... non per intero, almeno.
    Quando i Valiance entrano nella sua vita tutto cambia. Ogni cosa assume un nuovo e inaspettato significato.
    Aaliyah dovrà prendere decisioni complicate e affrontare una realtà inimmaginabile.
    Coraggio, saggezza e ironia si inseguono tra un passato da ricordare e un presente da vivere.
    Cosa sarà disposta a sacrificare per essere ciò che è destinata ad essere?

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    - Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché parla di realtà. Una realtà che potrebbe "essere" se non cambiamo le cose. Dentro ci sono coraggio, amicizia e amore mescolati con un ambiente post apocalittico tutto europeo.

    - Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Di innovato probabilmente c'è il modo di raccontare la storia. Un succedersi di passato e presente che vanno ad intrecciarsi solo alla fine.

    - Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    La voglia di essere da un'altra parte e di conoscere altre persone.
    Volevo cambiare aria e così ho iniziato a inventare. Spesso uno scrittore scrive per necessità, ed è questo che è successo a me.

    - Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Valiance è nato da una serie di sogni che non riuscivo a capire. Le prime scene che ricordo riguardano un'ascensore traballante e un bacio rubato in un ripostiglio. Per quanto riguarda le fonti di ispirazione direi: un soldato coraggioso che nella realtà ha deviato il corso degli eventi; una bambina capricciosa che ha dato l'imput per la scena iniziale e la mia fissazione per i film sui virus e le distruzioni.

    - Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Scrivo sempre. Sono una di quelle che potreste trovare in posta a scrivere come una pazza mentre fa la fila oppure seduta su
    una panchina a fissare il cielo perché non si ricorda cosa vuole dire. Cerco di scrivere tutti i giorni, ma alla fine lo faccio quando capita.

    -Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Come strumento primo ho utilizzato Wattpad. Il libro all'inizio era solo un esperimento che non pensavo di poter finire, quindi ho pensato "Vabbé lo metto qui e vediamo". Più la storia andava avanti più i lettori volevano sapere e quindi mi sono sentita quasi costretta a continuare. Alla fine mi sono fatta un gruppo di lettori che ancora mi seguono sia dentro che fuori la piattaforma. Oltre a questo non sono molto brava a "fare spam" delle mie opere; spero sempre che qualcuno, per caso trovi il mio libro e se ne innamori.

    - Progetti per il futuro?

    Scrivere. Ho così tanti progetti aperti che mi perdo anche io ormai e spero di finirne almeno uno.

    - Tre persone da ringraziare

    Francesca Pace.
    Melissa Pratelli.
    Giusy Moscato.
    E anche se avete detto tre, ringrazio anche il mio ragazzo perché altrimenti mi ammazza 😉
  10. .

    Valerio La Martire



    INTOCCABILI



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    Sinossi

    Il 26 dicembre 2013 un bambino di due anni si ammala a Meliandou, un remoto villaggio della Guinea. Inizia così la più grave epidemia di Ebola mai affrontata dall’umanità. Roberto, un medico italiano, decide di partire per una missione con Medici Senza Frontiere che lo metterà di fronte a orrori che non avrebbe mai immaginato, a scontrarsi con difficoltà e scelte di cui porterà il peso per tutta la vita. Intoccabili è l’emozionante testimonianza di un operatore umanitario che, insieme a tanti colleghi, ha deciso di mettersi tra l’Ebola e le sue vittime. Una storia vera, inaspettata e unica, un viaggio in un inferno dal quale nessuno è uscito indenne. Nemmeno quelli che ce l’hanno fatta.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autore:

    ▪ Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché io ho avuto la fortuna di conoscere delle persone fantastiche che hanno deciso di affrontare la più grande epidemia di ebola di cui abbiamo memoria. Ho avuto la fortuna di ascoltare i loro racconti e le loro esperienze e questi racconti sono diventati il libro Intoccabili, perché questa fortuna sia condivisa.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Non so se le storie vere possano essere considerate un genere, di sicuro ogni storia vera porta con sé un bagaglio di esperienze e vissuti unici. Lo stesso vale per Intoccabili che è la storia testimonianza di cinque operatori umanitari italiani nell’Africa Occidentale durante l’epidemia ebola.

    ▪ Che cosa ti ha spinto a scrivere?

    Roberto è un amico che ha affrontato un’emergenza umanitaria senza precedenti e quando è tornato dal primo viaggio l’ho chiamato per sentire come stava, come si sentiva, cosa era successo. Aveva portato con sé un mio libro Stranizza, anche questo tratto da una storia vera, e il racconto della sua esperienza si mischiò alle sue impressioni su Stranizza. E l’idea del libro tratto dalla sua storia è arrivata da sola e ci è sembrato importante registrare la sua esperienza e divulgarla il più possibile.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    L’esperienza di Roberto era fuori dal comune. Per intensità di quello che aveva vissuto, per la sua capacità di immergersi e di capire quello che gli succede intorno, per la profondità del suo racconto. L’arrivo degli altri operatori umanitari proposti da Medici Senza Frontiere hanno completato un quadro importante e sono felice di essere stato il mezzo che ha tradotto quelle esperienze in un testo.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Ogni giorno, cominciando la mattina insieme al caffè in maniera molto continua e metodica.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Per ora stiamo pianificando un lavoro di promozione con eventi e fiere in collaborazione con Marsilio e Medici Senza Frontiere e una pianificazione sui social media per promuovere la conoscenza del libro.

    ▪ Perché hai deciso di donare le tue royalties a Medici Senza Frontiere?

    Perché le attività di MSF sono importanti e devono proseguire e penso che sia importante dare il mio contributo.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Un nuovo urban fantasy, una nuova favola illustrata e un nuovo libro realistico. Alcuni libri usciranno già nel 2017!

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Roberto, che mi ha lasciato la sua storia; Francesca, che mi segue in ogni progetto letterario; i miei fidanzati, che ci sono sempre.
  11. .

    Lisa Lambertini



    La Danza dei Cuori



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    Sinossi

    Per chi ha un’eternità da scontare l'esistenza ha il rischio di essere senza significato e sapore.
    Per questa ragione alcuni vampiri si sono imposti di trattenere I loro istinti di predatori stipulando un baratto con umani consenzienti e consapevoli.
    Un rapporto che prevede la completa fiducia dei mortali, che affidano la propria vita a chi nutrendosi potrebbe porvi fine.
    La storia dei mentori è questa da secoli, quando sulla loro strada giunge Vittoria, una giovane mortale che imparerà a danzare senza temere la morte e nello svelare il segreto di Mackie riporterà ai vampiri il gusto delle emozioni più pure.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Per lasciarsi condurre con dolcezza e saggezza in un mondo di cui noi ignoriamo l’esistenza, ma che poco a poco le sarà svelato.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    I miei vampiri non sono morti che tornano dalle loro tombe, ma immortali il cuore batte da secoli e che si nutrono di sangue da donatori consapevoli e consenzienti in maniera controllata.
    Vi sono richiami alla religione Pagana e ai Druidi, che erano considerati i mediatori tra il mondo oscuro e quello della luce.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Amo sognare, amo fantasticare e amo leggere da sempre. Per questo mi piace godermi la storia in maniera totale e per farlo scriverla io stessa mi rende ancora più bello il volo.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Ogni mia storia nasce da una “visione” che si scatena improvvisa nella mia fantasia in un momento imprevedibile. Nella mia mente sento una battuta e ne vengo risucchiata rimanendo incantata ad occhi aperti ad immaginare il prima e il dopo a quel frammento di storia che ho “visto”.
    Sono ispirata da antiche dimore, da panorami mozzafiato, da gradinate monumentali e dalle biblioteche.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Scrivo di notte, ascoltando musica in maniera avvolgente. Amo gli Avantasia e la musica Celtica, non disdegno però del sano Rock.
    Da qualche anno il lavoro e i figli mi costringono a non essere continuativa nella scrittura, passano settimane senza che accendo

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Ho intrapreso un percorso che sta diventando un lavoro. In principio era un gioco, ora ho un gruppo di interpretazione (moroVAMPIRElab – Vampiri di Dexter Hall) che accompagna eventi, presentazioni e serate del mio libro. Ho un regista fantastico di grande esperienza, delle coreografie, truccatori e degli attori meravigliosi.
    Utilizzo le pagine Facebook, perché il mio precedente editore era molto territoriale e il nostro contratto non prevedeva una distribuzione, se non tramite suo sito.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Non è una scelta, ma un periodo di transizione. Ho pubblicato 100 copie numerate e firmate senza codice e senza editore, in attesa di una nuova casa editrice che possa accompagnarmi in maniera creativa e seria al mio prossimo obbiettivo.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Trovare una valida collaborazione con una casa editrice che accolga il mio grosso carico con passione e procedere lungo questo cammino divertente e creativo.
    Il gruppo moroVAMPIRElab ha già parecchie richieste per eventi e l’idea di gadget o altro che affianchino l’Hipocrasso nei miei partner è un altro traguardo. Per la scrittura è in stesura il terzo capitolo della saga “i vampiri di Dexter Hall – Riscatto” a cui seguiranno le storie dei singoli personaggi della saga.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Per primo mio marito Bruno, che ha tanta pazienza e supporta questa mia passione, ma anche Stefano Lupo, che da anni credendo in me mi ha dato la forza di fare follie (e con Lui Keilani, Valery, Nero di cuore e tutto il mio gruppo di GdR) . Ringrazio per secondo Andrea Moretti che crede in me e mi fa da consigliere, oltre che aver investito tempo e progetti nel moroVAMPIRElab.
    Per terzo Luciano Silighini Garagnani Lambertini che mi sta proiettando in una dimensione nuova e mi fa sognare in grande con il suo progetto di un film ispirato alla danza dei cuori .
    Per quarto ai MIEI vampiri, che mi seguono nella mia fantasia.
    Per quinto i miei lettori
    Per sesto il comune di Cento che ha dato spazio e attenzione alla mia Rocca dei vampiri (evento che ambisce di crescere nel tempo)
    Potrei continuare all'infinito ….Grazie
  12. .

    Daniel Di Benedetto



    Per non Perderti



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    Sinossi

    Lorenzo Marrone è stato un cantante famoso. Quando lui e la sua fidanzata Marina vengono spazzati via da un'improvvisa esplosione, l'opinione pubblica rimane sconvolta, e la casa discografica ne approfitta per cavalcare il successo postumo.
    Bruno Tortora è un ex giornalista di cronaca sull'orlo della depressione per un lutto familiare, e si ritrova suo malgrado invischiato fino al collo in un'indagine che non ha cercato.
    Intanto, mentre una escort di alto bordo sembra essere in pericolo, il manager del cantante sembra nascondere più di un segreto inconfessabile. E forse non è il solo, e niente è davvero come sembra.
    Chi è la vittima? Chi il carnefice?
    Dov'è la verità?

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autore:

    ▪ Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché ha ritmo e parlo di come le persone non siano sempre così piatte...non esiste solo il bianco o il nero, bensì tante sfumature (no, non 50…molte, molte di più…). Infatti, credo che le sfumature di colore in una personalità siano decisamente molto interessanti...

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Di innovativo credo nulla. Mi piace però provare a raccontare una storia, facendolo attraverso numerosi punti di vista. Non ho protagonisti che emergono decisamente rispetto ad altri. Ho un discreto numero di personaggi, questo sì. E le mie storie spesso sono corali. Ogni singolo personaggio è una tessera, ciascuna tessera contribuisce a comporre il puzzle finale.

    ▪ Che cosa ti ha spinto a scrivere?

    La voglia di mettermi in gioco con qualcosa di più costruito di un racconto breve. Qualcuno diceva che non ne fossi in grado. Forse ha pure ragione, non spetta a me dirlo, certo, secondo me non è così, pur riconoscendo il fatto che riesca a dare il meglio di me in qualcosa di non eccessivamente “voluminoso”. Il desiderio di raccontare un pizzico del casino che ho in testa è più forte di tutto.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Nonostante la mia storia sia totalmente frutto di fantasia, l’idea nasce ascoltando per radio e tv la disavventura di Massimo di Cataldo, un cantante famoso soprattutto nella seconda metà degli anni 90 e troppo in fretta “dimenticato”, ingiustamente accusato di molestie. Il gioco dei media a distruggere un personaggio pubblico visto come "faccia d'angelo" ma che, dietro le luci della ribalta, potrebbe non essere davvero poi così angelico...

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Quando ho tempo, cioè quasi mai. Sono pigro e assolutamente discontinuo. Non sarò mai uno che si alza e dice "oggi scrivo un libro"...e in.48 ore tira fuori una storia. Detto ciò, negli ultimi mesi ho migliorato questo aspetto, prendendomi una/due sere la settimana, più o meno sempre le stesse, per tirare giù un capitolo alla volta, secondo una scaletta abbastanza predefinita a tavolino. Il tutto partendo dalla prima stesura rigorosamente su carta al prodotto digitale, ribattuto al pc e già oggetto di un primo, personalissimo, lavoro di sgrezzatura e di editing.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Ho provato un po’ di tutto in varie maniere, a partire dalle presentazioni in biblioteca, alle fiere in giro per l’Italia che (stanchezza a parte) sono una riserva di autostima e di energia senza pari, il social network, il passaparola. Tutto funziona se si sa come farlo. Io sono uno di quelli che parte da un’autostima di base quasi nulla, ma sto imparando, col tempo, a prendere tutto quello che viene e accettarmi, con i pregi e i difetti del mio modo di scrivere.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Ho iniziato con il self, dopo aver constatato come fosse tremendamente difficile, specie per la lunghezza (dovrei dire brevità) dei miei scritti, farsi conoscere e apprezzare dalle case editrici.
    Fortunatamente, non è impossibile. L’avvento della Dark Zone e l’aver conosciuto persone splendide quali ritengo siano Francesca e Valerio nelle fiere in cui abbiamo collaborato, ha fatto sì che ciò in principio nato come self, diventasse edito con casa editrice…il risultato è splendido ^_^

    ▪ Progetti per il futuro?

    Sono in attesa dell’editing finale per il nuovo libro che, spero, possa vedere la luce entro la metà del 2017 (nei miei sogni reconditi l’ideale sarebbe “giocarmi le carte in casa” al Salone del Libro di Torino a maggio, essendo io della zona, ma non decido io e comunque, decide Francesca che ne sa più di me).
    Sarà un “concept book”, se mi è concesso usare questo termine. Un filo conduttore per quattordici storie che si intrecciano tra loro, più o meno consapevolmente, in un arco di tempo strettamente limitato.
    Inoltre, parteciperò a vari contest con qualche racconto inedito qua e là, oltre a riprendere in mano un progetto a quattro mani con una persona che stimo moltissimo e che è stato accantonato per cause di forza maggiore, in attesa di una nuova idea che…forse già c’è…
    (e poi…si spera che la salute regga e mi dia il tempo di mettere su carta tutto questo borbottio nel cervello…)

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Farei un torto a qualcuno a dirne solo tre…
    La mia Dark Family sicuramente è importante per ogni cosa…anche per mandarmi a quel paese quando il mio essere ipocondriaco e orso ha il sopravvento su tutto il resto…

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  13. .

    Dark Zone Edizioni



    presenta: le nuove uscite!



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    Chi frequenta i social network la conosce già. Così come una moltitudine di autori, lettori e semplici appassionati. Perché la Dark Zone è fin dalla sua nascita un ritrovo caldo e accogliente per tutti coloro che hanno in comune la passione per i libri. Ma da febbraio la “creatura” fortemente voluta da Francesca Pace ha fatto un ulteriore salto di qualità, trasformandosi, da elegante e coinvolgente salottino letterario, in un’Associazione Culturale prima e in una Casa Editrice, la DZ Edizioni, poco dopo.

    Ideata in una calda giornata di luglio, tra una chiacchiera e l’altra, la Dark Zone della Pace, pensata come un luogo di incontro tra autori e lettori per scambiare idee, confrontarsi e crescere insieme, è presto diventata un polo di aggregazione e una fucina di idee sempre nuove e fantasiose.
    Ha unito sotto il suo marchio autori di diverso genere nella creazione di quattro antologie tematiche che costituiscono “Le favole della buona notte della Dark Zone”, e propone eventi online con l’intenzione di promuovere i “suoi” autori.

    La nascita del marchio editoriale, darà alla sua fondatrice maggiori possibilità di perseguire obiettivi ambiziosi, primo tra tutti quello di promuovere autori emergenti sul web, portando i loro nomi sulle bacheche dei lettori.
    Senza dimenticare i primi progetti, come quello di portare e rappresentare su tutto il territorio le decine di autori che fanno parte dell’Associazione Dark Zone, attraverso l’organizzazione di presentazioni e la partecipazione a fiere ed eventi dedicati ai libri e alla letteratura.

    Per ora il catalogo della DZ Edizioni conta pochi titoli. Questo per una precisa scelta editoriale che punterà anzitutto sulla qualità di quei titoli ritenuti davvero validi sotto ogni punto di vista. La casa editrice, infatti, svolgerà le sue attività a titolo completamente gratuito, rifiutando la richiesta di qualsivoglia contributo da parte dell’autore, nel rispetto delle proprie convinzioni e dell’amore per i libri e la letteratura. Collaborando con un team di editor, illustratori, grafici e professionisti del settore.

    I primi contratti sono già partiti. L’esordio è alle spalle e adesso si pensa al futuro e ai nuovi titoli in preparazione. Ogni mese Francesca alza l’asticella degli obiettivi e dei risultati. Ci si aspettano grandi novità per il 2017!

    Nuove uscite febbraio!



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    USCITA febbraio 2017

    Titolo: Valiance
    Autore: Marika vangone
    Genere: Distopico
    Target: young adult
    Editore: DZ edizioni
    Collana: Fantasy
    Pagine: 160
    Formato: 14X21
    Prezzo: 14,90 euro
    ISBN-EAN
    9-788899-845032

    La normalità è la nuova malattia

    L’autore
    Marika Vangone, nata nel 1994 a Pompei, frequenta l’indirizzo di sociologia all’università di
    Salerno per incrementare le sue conoscenze e specializzarsi poi in psicologia criminale. Amante
    degli animali e della letteratura classica e non, spera un giorno di diventare una grande scrittrice
    in modo da fare uscire dalla sua testa tutti i mondi che ha creato. Ascolta qualsiasi tipo di
    musica riesca a farla scrivere, infatti non inizia a riempire una pagina se non ha trovato prima
    una canzone che sia in sintonia con quello che ha in testa. Dopo aver raggiunto un buon
    numero di lettori su Wattpad si appresta a pubblicare la sua opera dai toni distopici sperando
    che possa essere uno spunto per migliorare le condizioni umane.

    Il libro
    Aaliyah è una ragazza comune del ghetto C. Non può uscire mai di casa: ogni abitante del
    ghetto ha un difetto, una malattia invalidante; anche i suoi genitori sono deformi, ma non lei.
    Lei è normale!
    Diversa dal resto del suo mondo, Aaliyah cresce chiedendosi il perché di questa differenza,
    credendosi sbagliata. Non può parlare con nessuno perchè nessuno deve vederla... non per
    intero, almeno.
    Quando i Valiance entrano nella sua vita tutto cambia. Ogni cosa assume un nuovo e
    inaspettato significato.
    Aaliyah dovrà prendere decisioni complicate e affrontarè una realtà inimmaginabile.
    Coraggio, saggezza e ironia si inseguono tra un passato da ricordare e un presente da vivere.
    Cosa sarà disposta a sacrificare per essere ciò che è destinata ad essere?

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    USCITA febbraio 2017

    Titolo: SteamBros Investigation. L’armonia
    dell’imperfetto
    Autore: Alastor Maverick&L.A. Mely
    Genere: Steampunk
    Target: young adult
    Editore: DZ edizioni
    Collana: Fantasy
    Pagine: 192
    Formato: 14X21
    Prezzo: 14,90 euro
    ISBN-EAN
    9-788899-845087

    L’ordinarietà di un crimine è di per sé un indizio. Più banale è un delitto, più è complesso
    venirne a capo.



    Gli autori
    Alastor Maverick Da sempre appassionato di scrittura, col tempo sviluppa una predilezione
    per le ambientazioni steampunk sentendosi a proprio agio nel muoversi tra le costruzioni
    gotiche dell’epoca Vittoriana inserendo in essa tecnologie anacronistiche in grado di
    sconvolgere la storia così come la si conosce. Tra le sue conoscenze trova un valido supporto
    in un’amica che condivide le sue stesse passioni e insieme danno vita a un’idea che cresce fino
    a divenire romanzo. SteamBros Investigations – L’armonia dell’imperfetto.
    L.A. Mely nasce alla fine degli anni ’70, fin da piccola ha sempre dimostrato spiccata curiosità e
    spirito di osservazione a cui si aggiunge, col tempo, una profonda fantasia sviluppata dalle fiabe
    sonore che ascolta in continuazione negli anni dell’infanzia.
    All’età di 8 anni, circa, chiede a Babbo Natale una macchina da scrivere e da allora nasce la
    passione per la scrittura. Vive gli anni della scuola con il mito degli anni ’80 e il grande sogno di
    fare la scrittrice, in modo da consentire a molti di vivere le sue stesse avventure.
    Dopo quindici anni di puro blocco creativo, in cui ha più volte provato a cominciare un racconto
    fermandosi quasi subito per la celere perdita di ispirazione, conosce in un gioco di ruolo fantasy,
    quello che ama definire “il suo fratellino nato da genitori diversi”. Alastor ha il suo stesso sogno
    sepolto in un cassetto…come lei ama scrivere, sogna di farne una professione, ma non è mai
    riuscito a trovare la giusta scintilla. Decidono di provare a creare qualche cosa a quattro mani.
    Scoprono di avere entrambi la stessa visione della lettura, entrambi scrivono per immagini. Per
    quanto siano completamente diversi (ad esempio lui adora leggere, lei un po’ meno) i loro stili si
    completano, lui arriva dove lei manca e viceversa completandosi creativamente…e la macchina
    degli SteamBros si mette in moto.

    Il libro
    Il mondo è dominato dalla meraviglia dei motori a vapore e delle macchine elettriche. La gloria e
    il lusso appartengono ai ricchi e ai potenti che lasciano le classi meno abbienti a vivere nella
    miseria.
    In questo miasma di fumo e carbone emergono le menti più brillanti, siano esse volte al crimine
    o alla giustizia.
    Nicholas e Melinda Hoyt sono due investigatori privati, schierati al servizio della giustizia,
    fondatori dell’agenzia “Hoyt Brothers Investigations”.
    Quando un apparente caso di suicidio porta a galla frammenti del loro passato, solo un a
    grande dose di fortuna, intelligenza e vapore potrà far emergere la verità e salvargli al vita.

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    USCITA febbraio 2017

    Titolo: La magia in tavola. A tavola con i Wiccan
    Autore: Eleonora Monti
    Genere: Libri di cucina
    Target: ogni lettore
    Editore: DZ edizioni
    Collana: Cucina
    Pagine: 80
    Formato: 14X21
    Prezzo: 8,00 euro
    ISBN-EAN
    9-788899-845018

    Il vento del Nord porta tempesta di rinnovamento, il vento dell’Est porta novità, quello del Sud
    l’amore, quello dell’Ovest il riposo... la Rede è un consiglio, scegliete quello adatto a voi negli
    aspetti della vita.



    L’autore
    Eleonora Monti nasce nelle Marche il 13 agosto 1981.
    Studia piante officinali, rimedi, antiche e magiche leggende da che ha memoria. Parallelamente
    la passione per il mistero e l’occulto ha sempre avuto un posto rilevante nella sua vita portandola
    a ricercare risposte ai misteri in ogni dove. Ama la musica, in special modo rock, gli sport
    estremi, libri e cinema del genere Fantasy, Paranormale, Horror e Gotico.
    Scrittrice dal 2011, ha presentato le sue opere in diversi Saloni del Libro in giro per l’Italia.

    Il libro
    La magia è ovunque, basta saperla vedere. Imparare ad utilizzare ingredienti poco comuni in
    cucina può rendere “magici” i vostri cibi.
    Rispettate la natura e i doni che offre e lei rispetterà voi.

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    USCITA febbraio 2017
    SCHEDA
    Titolo: La magia in tavola. La lama verde
    Autore: Eleonora Monti
    Genere: Libri di cucina
    Target: ogni lettore
    Editore: DZ edizioni
    Collana: Cucina
    Pagine: 64
    Formato: 14X21
    Prezzo: 8,00 euro
    ISBN-EAN
    9-788899-845049

    La natura ci fa doni preziosi, erbe e piante ricche di virtù per cambiare lo stile alimentare senza
    rinunciare al piacere confortevole del buon cibo.



    L’autore
    Eleonora Monti nasce nelle Marche il 13 agosto 1981.
    Studia piante officinali, rimedi, antiche e magiche leggende da che ha memoria. Parallelamente
    la passione per il mistero e l’occulto ha sempre avuto un posto rilevante nella sua vita portandola
    a ricercare risposte ai misteri in ogni dove. Ama la musica, in special modo rock, gli sport
    estremi, libri e cinema del genere Fantasy, Paranormale, Horror e Gotico.
    Scrittrice dal 2011, ha presentato le sue opere in diversi Saloni del Libro in giro per l’Italia.

    Il libro
    Erbe e piante aromatiche per un grande gusto in cucina ed allo stesso tempo leggero si
    mescolano al loro significato magico per ricordarci che l’unica cosa che ci impedisce di guardare
    oltre è la nostra mente. Scoprirete non solo la magia delle erbe ma anche delle pietre, doni di
    natura.

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    USCITA febbraio 2017

    Titolo: La magia in tavola. Il tesoro della terra
    Autore: Eleonora Monti
    Genere: Libri di cucina
    Target: ogni lettore
    Editore: DZ edizioni
    Collana: Cucina
    Pagine: 80
    Formato: 14X21
    Prezzo: 8,00 euro
    ISBN-EAN
    9-788899-845063

    Carica e corroborante la cucina in questo libro sarà conforto e riscoperta di una tradizione che
    guarda oltre i luoghi comuni.



    L’autore
    Eleonora Monti nasce nelle Marche il 13 agosto 1981.
    Studia piante officinali, rimedi, antiche e magiche leggende da che ha memoria. Parallelamente
    la passione per il mistero e l’occulto ha sempre avuto un posto rilevante nella sua vita portandola
    a ricercare risposte ai misteri in ogni dove. Ama la musica, in special modo rock, gli sport
    estremi, libri e cinema del genere Fantasy, Paranormale, Horror e Gotico.
    Scrittrice dal 2011, ha presentato le sue opere in diversi Saloni del Libro in giro per l’Italia.

    Il libro
    Ancestrale la terra con i suoi doni, alla riscoperta di cibi e bevande nati da racconti al confine tra
    leggenda e realtà. Vieni a scoprirli con me?
  14. .

    ALASTOR MAVERICK

    &

    L.A. MELY



    SteamBros Investigations



    L'Armonia dell'Imperfetto



    16244121_10211162374916165_1161499742_n_zps2ddi5dug



    Sinossi

    Il mondo è dominato dalla meraviglia dei motori a vapore e delle macchine elettriche. La gloria e il lusso appartengono ai ricchi e ai potenti che lasciano le classi meno abbienti a vivere nella miseria.
    In questo miasma di fumo e carbone emergono le menti più brillanti, siano esse volte al crimine o alla giustizia.
    Nicholas e Melinda Hoyt sono due investigatori privati, schiarati al servizio della giustizia, fondatori dell’agenzia “Hoyt Brothers Investigations”.
    Quando un apparente caso di suicidio porta a galla frammenti del loro passato, solo un a grande dose di fortuna, intelligenza e vapore potrà far emergere la verità e salvargli al vita.

    Dark Intervista


    Doppia!



    Lasciamo la parola all'Autore: Alastor Maverick

    ▪ Perché una lettrice/lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Sicuramente perché leggere è un modo per crescere. Ogni volta che si comincia un viaggio se ne esce cambiati ed il nostro libro propone un itinerario che parla di collaborazione, di fiducia e di crescita. Parla della perseveranza e dei risultati ottenuti grazie ad essa. Parla dell’importanza dello studio e della conoscenza.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Dalla tradizione abbiamo preso il periodo storico che ripropone fedelmente la Londra Vittoriana di fine ‘800 e abbiamo inserito in esso tecnologie appartenenti ai primi del ‘900 creando situazioni di anacronismo tipiche della corrente culturale Steampunk. Mezzi di trasporto a vapore, Gadget e accessori funzionanti grazie ad azione meccanica, elettricità e il potere del vapore.

    ▪ Che cosa ti ha spinto a scrivere?

    La passione per la storia, la scrittura, i romanzi gialli ed in contemporanea per la corrente steam-punk mi hanno spinto a studiare a fondo. Da qui è nata la voglia di condividere la conoscenza e la passione con altri utenti. Ma questo è solo un altro gradino. Spero, studiando e migliorando sempre, di diventare un punto di riferimento per gli appassionati e per i neofiti di questo ramo della cultura.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La storia è nata da un’idea quasi contemporanea tra me e la mia co-autrice. Io stavo guardando la prima stagione del giovane Sherlock Holmes in dvd. Lei non ricordo con precisione. Mi sono attaccato a messenger e le ho chiesto se si sentiva di partecipare a qualche concorso letterario. Prima di allora usavamo le nostre energie solo per migliorare le nostre performances sui gdr Play by chat mentre da quell’idea abbiamo capito che potevamo fare qualcosa di più. Ci siamo messi a pensare in cosa eravamo bravi e ferrati. In fin dei conti qualunque cosa tu scriva devi sapere di ciò che stai parlando, soprattutto se la tua intenzione è condividere qualcosa con altre persone. Da quel momento abbiamo scelto la via del periodo vittoriano ed in contemporanea dell’utilizzo di una vena steampunk. Fonte di ispirazione principale è stata l’ambientazione dei libri di Sir Arthur Conan Doyle e in secondo luogo (non ci crederete mai) il mio libro di storia delle superiori. Non avete idea di quanta bella roba si trovi là dentro! Infine alcuni spunti arrivano dalla Graphic Novel “la lega degli straordinari Gentlemen” e da alcuni film d’ambientazione come The time Machine, tratto dall'omonimo romanzo di H.G.Wells.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Scrivo veramente poco. Quando mi viene un’idea la registro a voce. Uso la tecnologia al massimo delle sue possibilità. Digito una nota di tanto in tanto e colleziono una marea di immagini e di foto che mi ispirano un concetto. Spesso sotto ogni foto metto al massimo 2 o 3 parole che mi facciano capire cosa ho pensato di getto in quell'istante. Poi alla fine della settimana raccolgo tutto il materiale e lo ordino sulla time line che ho preparato prima di iniziare a stendere definitivamente il romanzo. Alcune cose le scarto, altre le sposto, altre ancora le ripropongo più di una volta perché rafforzano un concetto che ci tengo a rendere evidente. Insomma per scrivere un romanzo ci metto sei mesi per raccogliere e ordinare materiale e due settimane al massimo per completarlo. Poi ci vuole un mesetto per leggerlo e farlo leggere agli amici prima di mandarlo ad una CE che lo valuti. Questo è quello che è capitato con SteamBros anche se questa volta ho potuto contare sul fantastico aiuto di L.A. Mely che mi ha reso tutto molto più semplice e rapido.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    A differenza della tecnologia che uso per scrivere, in quella per promuovere il libro sono una vera capra. Uso Facebook perché è il social che utilizzo di più e megli. Tuttavia penso che il modo migliore di promuovere un libro sia innanzitutto affidarsi a persone competenti e alla propria casa editrice, per cominciare. Se la CE non si mette avanti per promuovere i propri autori NON è una vera CE. In secondo luogo le presentazioni dal vivo. Poter parlare direttamente al vostro potenziale lettore è il modo migliore per creare un contatto. Poi è importante anche farsi recensire ed intervistare da giornali, radio e blog. Tuttavia alcuni di questi canali sono più difficili di altri da raggiungere. Per questo esistono gli UFFICI STAMPA delle case editrici. Per un self publisher penso valgano le stesse regole, con l’unica differenza che deve fare tutto per proprio conto.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Non sono e non sarò mai un self publisher. Non perché sia male o qualcosa da rifuggire. Ma perchè sono pigro ed in qualità di Autore mi piace scrivere e parlare ai miei lettori. Il Marketing lo lascio agli esperti perché sono certo che se mi arrangiassi senza avere le competenze necessarie non darei il giusto valore al mio lavoro.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Diversi. Intanto partiamo col dire che SteamBros Investigations sarà una trilogia. Ma di questo non dirò altro. Poi ci sono un sacco di altre cose che bollono in pentola e che spero di poter fare arrivare ai nostri lettori. Tutte parte di un unico, grande progetto. Siamo solo agli inizi. Svelerò ogni cosa col suo giusto tempo.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Quì più che persone si parla di gruppi di persone. Volendone citare 3 mettiamo:
    La famiglia. Mia moglie, mio figlio e anche quella capocciona di L.A. Mely che è stata giustamente e meritatamente acquisita come sorella maggiore del sottoscritto.
    La seconda famiglia. DarkZone e tutti i suoi collaboratori e lo staff che hanno contribuito a rendere reale il nostro progetto SteamBros e a migliorarlo.
    Infine ringrazio gli amici, quelli veri. Quelli che sono stati al mio fianco e che mi hanno convinto a provarci.
    Ringrazio tutti con sincero affetto.


    Lasciamo la parola all'Autrice: L.A. Mely

    ▪ Perché una lettrice/lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché il romanzo è coinvolgente, ti abbraccia nella prima riga e ti tiene stretto fino all'ultimo punto. Il nostro stile “per immagini” consente al lettore di immedesimarsi con i personaggi, di vedere con loro i luoghi, capire le circostanze, incontrare personaggi e scoprire verità celate. Quando ero bambina faticavo a seguire le gesta di personaggi straordinari, ma profondamente diversi da me… Questi nostri personaggi sono normali… delineati da difetti e pregi umanamente tipici. Non sono dei supereroi…sono semplicemente persone comuni, in cui il lettore può ritrovarsi, che arrivano a comprendere cose celate all'occhio dalla nebbia della mente umana fatta di paure, dubbi e incertezze. Sono certa che i lettori si affezioneranno ai nostri personaggi… Fosse anche solo ad uno di essi e che ameranno tenerlo/a per mano e seguirne le gesta di riga in riga, di capoverso in capoverso, di pagina in pagina….

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Il genere Steampunk è fatto di antico e nuovo che si fondono in un’alchimia che definirei “magica”. I nostri personaggi si muovono in un periodo storico, quello vittoriano, che già altri autori hanno toccato e già altri personaggi hanno vissuto, ma lo fanno con questa tecnologia “a vapore” che fa la differenza… Il cupo della Londra di quel periodo storico ha qualcosa di diverso, di magico… Avete mai guardato il mondo in un giorno di nebbia o più semplicemente provato a riflettervi in uno specchio appannato? Tutto sembra privo di certezze ma c’è anche quella curiosità di scoprire cosa cela il vapore. Qualcosa che mantiene sempre vivo il vostro interesse.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un salto indietro di poco… Appena 30 anni. Da bambina avevo una maestra fantastica che ci spingeva a sviluppare la nostra creatività in ogni modo, uno dei quali era la lettura di romanzi per ragazzi. A quei tempi non ero conscia di avere un problema. In età adulta ho capito che quel mio “non riuscire a concentrarmi” quando leggevo era il modo della mia testa di concepire il mondo… Ho capito di essere sempre stata dislessica. Quando un racconto non riusciva a catturare la mia attenzione non c’era verso. Non riuscivo ad appassionarmi… Non riuscivo a sentire mie le avventure di altri, scritte da altri, con protagonisti quasi sempre maschi. Mi sentivo meno intelligente degli altri, meno capace di leggere tranquillamente tutto un romanzo e farne un resoconto. Se una storia non riusciva a catturare completamente la mia attenzione dovevo rileggere 200 volte lo stesso paragrafo e 90 su 100 perdevo il filo alla fine del paragrafo successivo. Per me leggere non era un viaggio meraviglioso… Era una tortura (al contrario adoravo ascoltare gli altri raccontare…e capivo perfettamente tutto). La cosa era frustrante perché non capivo il motivo che mi impediva di leggere da sola un romanzo come tutti gli altri…mi dissi che forse erano i personaggi che non mi coinvolgevano abbastanza. Da lì mi sono detta “scriverò le avventure che sento mie”…e ho cominciato a scrivere…avevo 8 anni.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Questa domanda è abbastanza un mistero… Nel senso che onestamente non ricordo esattamente quando sono nati i fratelli Hoyt. A entrambi piacevano le gesta di Sherlock Holmes, l’epoca Vittoriana ci affascinava, lui ha sempre avuto una passione smisurata per lo Steampunk…. Abbiamo pensato di scrivere un racconto ambientato in quel periodo storico per offrire al lettore una visione di quell'epoca diversa da quella offerta da Sir Arthur Conan Doyle (e dai film e telefilm alle sue opere ispirate). Si è svegliata, in me, l’antica mania di ricalcare i personaggi (almeno quelli principali) su persone a me vicine e questi due fratelli, a tratti buffi a tratti strani, sono venuti fuori praticamente da soli. Mancava il nome e lì ci si è messo il fato. Avevo il televisore acceso e, caso volle, stavano raccontando la meravigliosa vicenda del Team Hoyt (questo padre coraggioso che accompagna, da anni, il figlio affetto da paralisi cerebrale che comunica attraverso un computer, a qualunque avvenimento sportivo possibile solo perché, la prima volta che lo portò a una manifestazione sportiva, il figlio gli disse che “quando corrono insieme non si sente più un disabile”) e mi sono commossa tantissimo. Al punto da dirmi che se stavamo creando due “eroi” dovevano portare il cognome di eroi veri. E così Melinda e Nicholas sono diventati i fratelli Hoyt.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    L’ispirazione mi arriva all’improvviso da qualunque cosa (può essere un oggetto, una persona, una frase. Quando la cosa giusta arriva al neurone giusto mi parte la “vicenda da narrare”). A volte mi capita di andare in blocco, di scrivere e riscrivere la stessa farse 200 volte senza mai trovare la giusta chiave di lettura. In quel momento capisco che sono in loop (spero sia il termine corretto…non sono molto tecnologica) e mi devo fermare, respirare, cambiare pensiero, fare altro (quasi sempre cucino) e sono sicura che, quando rimetto mano, tutto torna al suo posto e scrivo quello che intendevo scrivere. Anche se, onestamente, sono molto autocritica su me stessa e spesso quello che scrivo non mi convince mai del tutto. Quindi può succedere in qualunque momento e circostanza. Il momento della giornata in cui sono maggiormente ispirata è la notte, il silenzio. Io e mi miei pensieri da soli. Quello è il momento di maggior creatività.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Il passaparola è il metodo di propaganda più antico del mondo. In quel mondo credo rientrino tutte le forme di comunicazione esistenti che vanno dalle “chiacchiere da bar” al presenziare a fiere e manifestazioni culturali di ogni tipo… Nella versione 2.0, però, c’è il mondo di internet. Facebook, i blog, le chat. Questo mondo è molto più ampio di quello “tangibile”, si può arrivare ovunque e il nostro obiettivo è far conoscere il mondo SteamBros a quante più persone possibile.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Noi abbiamo un editore meraviglioso, rappresentato e fortemente voluto da persone squisite e gentilissime… Non credo che faremo mai uso di self publishing, almeno finchè ci sarà una casa editrice come la DarkZone a credere in noi, nel nostro impegno e nel nostro lavoro.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Spero sinceramente che il mondo degli SteamBrothers possa crescere ed evolversi permettendo a me e al mio co-autore di realizzare definitivamente il nostro sogno di poterci definire “Scrittori”. Che la scrittura possa diventare col tempo il nostro mestiere e ci consenta di vivere per fare ciò che amiamo. Scrivere mi fa sentire bene e mi fa sentire una persona… Non un numero o una papabile risorsa per aziende che, spesso e volentieri, buttano direttamente nel cestino quando non servi più o non ti reputano utile.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Più che tre persone vorrei ringraziare tre categorie… La mia famiglia composta non solo dalla mia adorata mamma e il mio papà ma anche da Alastor (che considero un fratello) e la sua stupenda famiglia, le persone che hanno creduto in me che vanno dai pochi veri amici sinceri che mi hanno sempre incoraggiata (dicendomi che avevo “un dono” anche quando ero certa del contrario e che ci sono sempre anche quando ho solo bisogno di un “come stai?” nel momento giusto) alla casa editrice Dark Zone che ha creduto in noi e i miei Angeli (tra cui i miei nonni, i miei fratelli e mio cugino Erwin)…perché io credo fermamente negli angeli…loro ci sono sempre…possono essere persone passate nella nostra vita o campi di forza nati per proteggerci a prescindere da tutto. Gli Angeli sono con noi…sempre…e cogliere i loro segnali è a volte semplice a volte meno…ma ci sono…anche adesso.
  15. .

    Diego Romeo



    Lande Percorse


    La Grande Guerra



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    Sinossi

    Un impero millenario è in rovina, e lo scontro è inevitabile. L’impatto si rivela subito immane, le perdite incalcolabili. I capi non si sottraggono ai duelli, le battaglie diventano feroci. È la legge della Grande guerra.
    Un’amara sorpresa è in agguato. Tutto sembra perduto, quando l’imperatore, i paladini e i generali soccombono.
    Un viaggio inaspettato nel Mare astrale porterà il maestro e Karl su Hyachinto, alla ricerca dell’unico negromante che ha scoperto il segreto della vita eterna, con la vana speranza di chiedergli l’impossibile.
    Sullo sfondo, i viaggi nelle dimensioni parallele e gli intrighi dei servitori del male, combattuti da maghi, elfi e nani in cerca di un riscatto.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autore:

    ▪ Perché un lettere dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché il panorama editoriale italiano ha ancora molto da dire. Perché il Fantasy non è solo anglosassone e in fine perché non è il solito fantasy. Certo si tratta sempre di un fantasy classico – molto in stile “Signore degli Anelli” – ma con molte differenze narrative. Infatti a mio avviso l’originalità di un romanzo sta nel modo in cui esso viene narrato.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Di continuità con il genere fantasy classico, possiamo dire che c’è la base, l’humus del racconto fantasy. Infatti sono presenti tutte le razze tipiche della tradizione fantasy: Draghi, orchi, goblin, elfi, nani, maghi, cavalieri, chierici e via dicendo.
    Mentre d’innovativo c’è sicuramente il fatto che al centro del mio romanzo non vi è un prescelto su cui la storia si adatta e gira. Non c’è il solito eroe dai super poteri che durante il racconto prende consapevolezza della sua “unicità” e salva il mondo. Ma ci sono molte storie (più di trenta) di persone, sia appartenenti al male che al bene, di tutte le razze e di tutti i generi. Non solo nei miei romanzi l’eroe è anche il contadino che si vede, suo malgrado, costretto a combattere per una guerra che sa già persa in partenza almeno per lui.
    Altra particolarità sta nel fatto che i nani – razza che io amo molto dopo i draghi – sono leggermente Steampunk, ovvero, pur rimanendo di stampo medioevale, hanno scoperto la polvere da sparo e l’energia del vapore, con tutto quello che ne può conseguire.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Il desiderio di raccontare. Fin da piccolo passavo ore e ore a creare storie sempre più fantastiche. Storie che però rimanevano sempre relegate nel mio piccolo universo. A un certo punto ho sentito il bisogno di raccontare a tutti le mie storie, anche a costo di farmi prendere in giro per la loro connotazione fantastica. La cosa però è andata bene fortunatamente e dal mio primo romanzo, pubblicato nel 2012, non ho più smesso di scrivere e di raccontare storie, arrivando a toccare anche altri generi come i temi sociali o storici.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La storia è maturata dentro di me da anni e anni di letture e giocate fantasy. Infatti da buon nerd, quale io sono, ho passato gran parte della mia adolescenza fra i libri e i giochi di ruolo. Per questo non so dire bene quando questo seme, che ha dato origine a tutta la saga delle Lande Percosse, sia veramente germogliato. Penso di averlo sempre avuto dentro è stato solo un problema di maturazione.
    La mia fonte primaria d’ispirazione è stata sicuramente Tolkien. Fu lui ad aprirmi la via al mondo fantasy. Dopo di lui sicuramente tutti gli autori dei romanzi del mondo di D&D e tanti altri.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Avendo un lavoro e una famiglia con due bellissimi bambini, non mi posso organizzare in maniera scientifica. Diciamo che ogni volta che ho un minuto accendo il mio computerino e butto giù qualche cosa, poi la notte quando tutti dormono –soprattutto i miei angeli – cerco di riportare il tutto a uno stato semi leggibile. Per questo posso dire che di continuativo non c’è nulla ma di ragionato sì. Perché passo ore e ore a pensare a tutte le varie cose che i miei personaggi possono fare e poi le scarico sul PC.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Purtroppo oggi lo scrittore è anche manager di se stesso. Penso di aver usato tutti i sociale e i metodi a disposizione di una singola persona. Interviste, recensioni, spazi radio e pubblicitari, promozioni, post su vari social e soprattutto sono due anni che mi giro tutta Italia (o quasi) per le fiere del settore. Di tutte queste cose l’unica che ha vero portato frutto sono le fiere. Solo per dare delle cifre. L’hanno scorso (settembre 2014 –luglio 2015) ho venduto quasi mille libri. Quest’anno (settembre 2015-marzo 2016) sono arrivato a più di cinquecento libri venduti.

    ▪ (Perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Ero self, perché le case editrici italiane, non prendono molto sul serio gli scrittori esordienti italiani, a meno che questi non portino come “dote nuziale” già dei numeri di un certo interesse. Ovviamente parlo di case editrici free, quelle a pagamento neanche le menziono. Oggi sono ho pubblicato i miei lavori con delle case editrici serie grazie anche a questi anni di maturazione e di gavetta che mi hanno fatto portare a casa varie soddisfazioni.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Tanti, ma il mio agente letterario mi ha dato il divieto assoluto di parlarne in giro. Mi dispiace.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Mia moglie che ha avuto una pazienza infinita con me;
    Francesca Costantino il mio agente letterario che mi ha fatto crescere molto.
    Maria Rizzi che ha sempre avuto tantissima fiducia in me.
217 replies since 10/10/2013
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