Posts written by .Eleonora.

  1. .

    Canto Libero



    Cristina Chiacchiararelli



    13289012_10208905063564792_682271881_n_zpscwqh1dgq



    Sinossi

    Canto libero, come si evince dal titolo è un xantico d’amore, un viaggio di versi tutti diversi che viaggiano in ogni momento costernando le emozioni dell’anima.

    13295297_10208905063324786_2064037039_n_zpspemwvuf5



    Dark Intervista - Dark Zone



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché rispecchia ciò che siamo, ossia i nostri sentimenti più arditi e reconditi sopiti nell'animo.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Di innovativo c’è che è un Canto Libero, un viaggio di versi, che rimano in poesia, parole in fuga che l’anima costerna, emozioni sensazioni attimi che viviamo quotidianamente.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    L'amore…..

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Canto libero nasce dalla voglia di scrivere, ma non sapevo come, finché un bellissimo giorno guardai l’orizzonte del mare in uno sguardo, e fu la fine e l’inizio del mio “cantico d’amore”.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    La mia ispirazione è certamente istintiva, quindi in qualsiasi momento della giornata, in qualsiasi luogo e soprattutto nel caos partorisco stelle danzanti.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Grazie alla tecnologia, il mezzo più comune è internet per cui è facile arrivare all’obbiettivo attraverso il web ed i social networks.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Ringrazio Aletti per avermi dato la possibilità di pubblicare, Lisa di Giovanni, che mi ha aperto il mondo del publishing, ed soprattutto colei che ha lodato la mia poesia e mi ha dato ali per volare…..

    13277993_10208905063484790_2122576529_n_zpsunyu8c9e



    13275707_10208905063444789_1197117306_n_zpsgfacs4v9



    BRIEFING PERSONALE



    L’autrice, Cristina Chiacchiararelli originaria di un piccolo paese Cave (RM) ha avuto la fortuna di conseguire un percorso formativo all'estero.
    All'età di 7 anni segue i viaggi lavorativi del padre; attraversando i continenti ed approdare in Asia ove ha vissuto due anni in Iran, poi in Africa per altri due anni in Algeria. Dopo di che apprendendo il piacere del viaggio e della conoscenza, trasmessa dal padre, decide di fare un percorso al quanto coraggioso intraprendendo il viaggio solitario in America, della durata di 7 anni, ove ha frequentato scuole superiori presso Port Washington High School, (NY) e conseguito un Master linguistico presso Yale University,New Haven. La stessa avendo viaggiato una vita, non ebbe mai un punto di riferimento, in quanto sempre alla ricerca del suo “IO” e il continuo approfondire della personalità, continuando a viaggiare anche in Italia, da Palermo fino ad arrivare a ritirarsi da eremita nella sua casa al mare a Lecce. Le sofferenze di determinate scelte hanno avuto un impatto sulla personalità esaltando la sua passione, scrivere.

    Canto libero è una costernazione di avvenimenti accaduti tra passato e presente di una vita fatta di viaggi ed esperienze vissute in prima persona, trasmettendo i sentimenti attraverso poesie e pensieri.
  2. .

    Selfa e Vinci



    VINCI LIBRI IN CARTA E INCHIOSTRO!
    Partecipare è semplice!!!
    *piacizza la pagina DARK ZONE
    *vieni allo stand ‪#‎darkzone‬ e fatti un SELFIE con gli autori
    *posta il selfie sulla bacheca evento
    *partecipa all'estrazione.
    VINCI DUE dei CARTACEI messi in palio.

    13179406_1212755778748189_818849506784154891_n_zpsmjzg8kbg



    www.facebook.com/events/288327448166089/
  3. .

    Salone Internazionale del Libro di Torino



    Sarò presente quest'anno con la Dark Zone! "Dark" è in realtà una moltitudine di colori con varie sfumature, venite a conoscerle! Vi aspettiamo!

    13101533_10208754216513710_1519871088_n_zpsy7rvkmos



    13090269_10208754222633863_1895594771_n_zps8dycaq1i

  4. .

    Maledetta Primavera



    A.A.V.V.



    Undici autori affrontano il tema della primavera attraverso generi, immagini e stile diversi. La Primavera va a delinearsi non solo come momento di passaggio e di rinnovo naturale fugace, ma si propone talvolta come una metaforica rinascita, un invito a rimpossessarsi i della propria vita, a ricominciare, forse timidamente, ma sempre con il coraggio e la forza di non accantonare mai i propri sogni, materiali o virtuali, piccoli o grandi.

    61BHfx8iX5L._SX352_BO1204203200__zpsbos47sh3



    Link acquisto:

    https://www.amazon.it/Maledetta-primavera-...&s=books&sr=1-2

    Il ricavato dell'antologia sarà devoluto all'associazione culturale S.E.U. (Scrittori emergenti uniti) che dalla nascita si compone di scrittori, oltre che di professionisti e lettori, che insieme cercano di crescere e farsi conoscere. Grazie.
  5. .

    Marika Vangone



    Le Terre di Heimar


    La genesi del mutamento



    13076681_10208759434324152_3124048483416146634_n_zpsh2img4tc



    Sinossi

    Helien, principessa di Dnal, ha da poco raggiunto i vent'anni terrestri. Ha lunghi capelli viola scuro, molto ribelli, che tenta spesso di domare e occhi castani molto profondi.
    La parola Helien deriva da Ien Hel che significa ”la nostra rinascita”. Helien infatti sarà la guardiana del destino di tutta Heimar. La nuova rinascita delle Cinque Terre.
    Cinque terre divise da secoli di lotte e conquiste che mai nessuno ha saputo riunire sotto una sola corona.
    Helien non è solo una principessa, ma anche la discendente diretta della prima ragazza nata nel suo regno che delle sue terre portava il nome: Dnal. A causa di questa discendenza di sangue, la giovane Helien è vittima di una maledizione: ogni volta che la luce sfiora la sua pelle ella diviene una sorta di ninfa dell'acqua.

    Tra un grande amore e un principe vendicativo; tra castelli e lande gelate; con l'aiuto di un'apprendista stregone e una bambola capace di muoversi la principessa si circonderà dell'unica cosa di cui ha davvero bisogno: Affetto. Finalmente riuscirà ad accettare l'altra parte di se stessa e a iniziare una lotta per difendere la sua terra e la persona che ama.


    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché penso di averci messo tutto ciò che serve per sognare. La realtà a volte può essere noiosa e magari le avventure nelle terre di Heimar possono essere un modo per evadere e per pensare alo stesso tempo.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Di innovativo? Penso ci sia un principe un po’ diverso dal solito ma non voglio anticipare troppo. Per quanto riguarda la continuità penso ci sia una struttura classica degli eventi che verranno poi sconvolti nei prossimi volumi.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    La necessità di tirar fuori I personaggi dalla testa e di visitare, per lo spazio di un libro, quei luoghi che sognavo ogni notte.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La storia è nata con l’unione di tre eventi. Una parola detta male da mia sorella, la conoscenza con un ragazzo che volevo conquistare e il mio migliore amico che mi implorava di creare un mondo nuovo, in cui rifugiarsi.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Scrivo quando ne ho bisogno. Non tutti i giorni ma quando prendo la penna in mano continuo per ore finché i pensieri smettono di fare rumore.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    In questo campo sono una schiappa. Comunque ho creato una pagina fb e ho cercato di partecipare a vari eventi virtuali.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Sono una maniaca del controllo. Il poter vedere in ogni momento della giornata le mie vendite e i pareri dei lettori ha influenzato la scelta.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Scrivere sempre. Ho diversi progetti aperti al momento e tante altre idee da assecondare.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Francesca Pace perché è una persona straordinaria. Jessica Sanna e Rossella Nappo che mi accompagnano in questa avventura e assecondano la mia pazzia.
  6. .

    Daniela Ruggero



    Poison



    13062340_10208679505405979_7426447837661511539_n_zpsd3jfcfgy



    Sinossi

    Sara è una ragazza semplice, dal viso pulito e dal sorriso gentile. La sua vita è stata segnata da un'infanzia dolorosa. Andrea è il rampollo di una famiglia ricca e potente, tradito dal suo più grande amore chiude le porte della sua anima trasformandosi in un cinico maniaco del controllo.
    Il destino li unisce in un incontro casuale e sfuggente. I loro sguardi si incrociano e da quel momento nulla sarà più come prima. Nell'intensità di una storia dettata dal possesso e dalla passione portata al limite, Sarah e Andrea condivideranno le vite, mescolando il dolore dal loro passato alla speranza per il futuro. Ma può un cuore traboccante di rabbia tornare ad amare?

    13051531_10208679498045795_3842967573307603493_n_zpshnvka6lp



    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché Poison è n romance con sfumature dark, racconta la vita vera, il dolore e la disperazione della quotidianità di chi non è nato sotto un cristallo e protetto. Gente comune con problemi veri che purtroppo sono realtà.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    In Poison come nel miei dark fantasy non snaturo i personaggi. Rimangono fedeli a se stessi fino alla fine.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Ho iniziato a scrivere perché la mia cara amica Federica ha subito un intervento chirurgico ed è una lettrice accanita di paranormal romance, per lei ho scritto la saga I GUARDIANI DEGLI INFERI. Poison, nasce dalla “sfida” di portare un po’ di dark anche in un romance.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Dalla vita reale, da ciò che nella mia carriera lavorativa ho visto. Molte donne accettano compromessi inaccettabili per avere uno scampolo d’amore.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Io scrivo come capita, poison è stato scritto in quattro settimane su iphone. Mi mandavo le email quando finivo i capitoli sul bus, nel tragitto casa-lavoro.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    IO non ho una grande capacità di “vendermi”, tento di farmi conoscere attraverso il blog, alcuni gruppi, le fiere grazie alla Dark Zone. Cose di questo genere. Non credo nello spam compulsivo, bisogna far conoscere l’autore non solo cover e link.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Perché la piccola editoria non mi ha dato nulla di più di ciò che posso fare da sola. Mi piace la libertà di pubblicare quando decido, di scegliere la cover e di portare i miei romanzi alle fiere senza dover chiedere il permesso.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Tantissimi.
    Entro Settembre gli ultimi due volumi della saga I GUARDINI DEGLI INFERI sanno pubblicati.
    Presto il prossimo dark romance BROKEN
    Ho in stesura due favole dark e un distopico, insomma parecchia carne al fuoco.
    Un progetto che sto accantonando, ma solo perché deve essere perfetto sono le fiabe per i piccoli.
    E vorrei scrivere un altro libro di cucina ……… La mia socia del genere lo sa.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Sono tantissime le persone che vorrei ringraziare perché da quando ho iniziato questo percorso ho incontrato davvero moltissimi nuovi volti e voci che mi hanno dato tanto, anche nel male, mi hanno insegnato qualcosa.
    Ringrazio Francesca che è un’amica, prima di una manager e proprietaria di CE associazioni culturali, di un gruppo fighissimo. La ringrazio per tutte quelle volte che tra un impegno e l’altro trova il tempo di rispondere ai miei sms. L’amicizia è Luce.
    Ci sono altre “Consorelle” che amo a cui tengo davvero molto. Una di loro per me è speciale e lei lo sa.
  7. .

    Silvia Maira



    Un Cuore a Metà



    12973494_10208630271975174_3317197786916293247_o_zpsm4se0qxo



    Sinossi

    Aida Leone è una trentenne siciliana, agente immobiliare con una famiglia normale e un’amica di vecchia data, Mila, il cui legame è più forte di un vincolo di sangue.
    All'improvviso, in un freddo giorno di dicembre, la sua vita tranquilla viene sconvolta dall'incontro con Ruggero Serravalle, facoltoso e affascinante imprenditore romano, trent'anni più grande di lei.
    Tra i due scoppia una passione forte e travolgente, che sembra superare ogni ostacolo, sociale e generazionale. Ruggero si troverà ad affrontare la famiglia di Aida: le perplessità di papà Pietro, che ha la sua stessa età e di mamma Lucia, che avevano immaginato al fianco della loro figlia un uomo più giovane. Aida, dal canto suo, si scontrerà con l’anziana madre di Ruggero, una donna di ottanta anni dal carattere forte e volitivo, che ha un forte ascendente sul figlio e che vive nel ricordo della moglie di Ruggero, deceduta qualche anno prima, a cui la donna era molto affezionata.
    Può un amore e un’attrazione così forte superare tutte le difficoltà?
    Il destino sembra complicare ulteriormente le cose quando, nella vita di Aida, compare una nuova persona, Johnny, un musicista, poco più grande di lei, allegro e spensierato, che se ne innamorerà perdutamente e proverà a far breccia nel suo cuore, nonostante l’ingombrante presenza di Ruggero, con la sola ricchezza di cui dispone: la musica.
    “Un cuore a metà”è un romanzo ricco di emozioni, un ricamo di sentimenti che mira ad arrivare dritto al cuore del lettore, una storia vissuta tra due paesi della Sicilia, Marina di Scimeca e Fontanabella, i cui nomi sono di pura invenzione, e Roma.
    Una storia ricca di colpi di scena, con un finale rassicurante, ma non scontato.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    ▪ Perché una lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Chi si accinge a leggere “Un cuore a metà” deve sapere di trovarsi davanti ad un romanzo che si inquadra nel genere sentimentale. Pertanto ne presenta tutti gli elementi fondamentali. Io preferisco dire che è un ricamo di sentimenti .
    “Un cuore a metà” ha dei personaggi normali, sono persone che amano, vivono, si relazionano come se fossero tratti dalla realtà. Non ci sono uomini che devono solo chiedere, con dei fisici mozzafiato e superdotati né donne fatali. I personaggi possono essere considerati come i vicini della porta accanto. Ci sono uomini e donne che si innamorano, che gioiscono o soffrono per amore, ci sono genitori in ansia per i figli e c’è descritta una bellissima amicizia, forse quella che ognuno di noi sognerebbe di avere.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Come tradizione vuole, in “Un cuore a metà” i sentimenti sono il filo conduttore. Ho cercato di non creare il classico triangolo amoroso lui, lei, l’altro. Nel libro l’altro rappresenta la vita che continua, rappresenta il futuro, la capacità di guardare avanti, con la consapevolezza che il passato non si cancella, ci appartiene e può essere conservato come un ricordo.
    Di nuovo c’è che ho voluto ambientare il libro sia a Roma, città che amo moltissimo e della quale subisco il fascino, sia in due paesi siciliani di pura invenzione. I due paesi sono Marina di Scimeca e Fontanabella. Il primo paese è un posto di mare, un tipico borgo marinaro che si anima in estate e conosce la quiete dell’inverno. Ne descrivo i tramonti, la bellezza del mare in estate e il suo fascino in inverno. Il secondo paese è situato alle pendici dell’Etna e lo descrivo come sono molto paesi dell’entroterra siciliano. Sono paesi che vivono di artigianato, di tradizioni e che fondano la loro economia sull'agricoltura di viti, ulivi, pistacchi e mandorle.
    Ho voluto dare, attraverso lo svolgimento della storia, una immagine più bella della Sicilia, forse anche più vera, di quella che si dà in genere. La Sicilia è terra di tradizioni, di sapori, di odori, di paesaggi, di accoglienza. Ho cercato di mettere in evidenza tutti questi aspetti.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Ho iniziato a scrivere per caso, in inverno, in un pomeriggio, che ricordo ancora, molto piovoso. Ho preso un foglio di carta e una penna. Stavo attraversando un periodo difficile, conseguente ad un lutto, e ho sentito il bisogno di dare sfogo a tutte le emozioni che provavo. Erano tristezza, malinconia, sensazione di solitudine.
    Scrivendo stavo meglio e i personaggi creati mi tenevano compagnia.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La storia è nata per caso, da un sogno. Ho sognato delle persone mai conosciute e, non sapendo chi fossero, ho pensato di dare loro un nome e un cognome, un lavoro, una casa, una famiglia, degli amici… Per riuscire a tradurre in lettere e parole ciò che avevo in mente, mi sono lasciata trascinare dalla musica.
    Ho trovato ispirazione ascoltando le canzoni di Mina e molte colonne sonore del maestro Morricone, in particolare quelle di Nuovo Cinema Paradiso.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Scrivo la sera, quando i ritmi quotidiani rallentano, quando a casa tutto tace e la TV è spenta. “Un cuore a metà” l’ho scritto tutto carta e penna e poi è stata una gran fatica riscriverlo al pc, vista anche la mole del libro. I romanzi successivi li ho scritti direttamente alla tastiera, meno romantico, ma più pratico. Non scrivo sempre, ma solo quando ho in mente qualcosa che mi emoziona. E’ possibile che io abbia in mente le linee generali della storia, ma non prendo appunti, non faccio schemi. Penso a ciò che vorrei scrivere e solo quando ho chiaro un determinato passaggio, una scena o un personaggio lo metto per iscritto.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    I social sono stati i canali privilegiati per la promozione del libro, quindi le segnalazioni e le recensioni nei blog, i gruppi Fb, le varie interviste, il mondo di Twitter, etc.
    A livello locale ho utilizzato lo spazio che mi hanno concesso alcuni giornali.
    Proporre gli estratti è un modo per far conoscere un libro, ma anche la promozione, quindi abbassare il prezzo per far fronte alla forte concorrenza.

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Mi definisco una self “a metà”, un po’ come il titolo del mio libro, perché l’ebook porta il marchio di una casa editrice che ringrazio, il cartaceo l’ho realizzato da self, una scelta dettata unicamente dalla volontà di proporlo ad un prezzo che io ritengo essere accessibile a tutti.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Ho ancora alcuni romanzi nel cassetto che spero potranno presto vedere la luce. Sono felice di poter dire che in estate uscirà il mio secondo libro. E’ una storia molto intensa a cui tengo molto.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    ▪ Tre forse sono poche…
    Una è mio marito, che mi ha incoraggiata e mi incoraggia tutt'ora per i successivi lavori. Dico spesso che in certi momenti ci ha creduto più lui che io.
    Le mie due amiche Simona e Irene, che leggono i miei libri in anteprima, dandomi il loro parere. Per me rappresentano una sola persona, un binomio inscindibile, una consulenza necessaria, una lettura obiettiva, sincera e, laddove necessario, critica e severa.
    Pertanto aggiungo una terza persona, mia sorella, pittrice per diletto, che mi ha donato uno dei suoi quadri, che ha fatto da copertina alla versione cartacea di “Un cuore a metà”.
  8. .
    Teasers con citazioni

    12966271_1203637386314916_1916546103_n.png_zpsrqwi9ht0

    12966704_1203637332981588_1008203523_n.png_zpsvnehocl2

    12966720_1203637299648258_1668422337_n.png_zpsrtvznoug

    12988102_1203637426314912_76759943_n.png_zpspkkafkxa

    12992221_1203637486314906_476438903_n.png_zpszaqpmuif

  9. .

    Federica Leva



    Le Note del Cuore


    Cantico sull'oceano



    12939350_1202282889783699_282237727_n_zpslxnkoj7z



    Sinossi

    Nizza, 1922. Timida e pudica, Elenoire ha due grandi amori: Adrien e il suo pianoforte. Quando lui le impone di scegliere fra il loro legamee la musica del suo cuore, Elenoire è disperata. Rinunciare a uno dei due significherebbe morire. Durante un viaggio verso Nizza, i due sposi si smarriscono in un villaggio ammantato di surrealismo, dove incontrano personaggi particolari, come un pittore cieco che dipinge solo nudi di donna e un avventuriero che vive nelle grotte sul mare, assieme ai suoi gatti e a un vecchio organo a canne. Poi il mare porterà un assassino dilaniato dal rimorso che insegnerà a Elenoire il fremito della passione.Mentre Adrien cerca consolazione fra le braccia di una bellissima violinista, lei scopre in sé una forza e un ardore che non sospettava di possedere. Posa nuda per il pittore, si confronta con la sua stessa anima e riscopre il fuoco della propria femminilità.La donna che emerge a poco a poco sembrala stessa che Adrien ha lasciato, ma nello stesso tempo è diversa. E ora è lui a dover esser perdonato, se non vuole perdere l’unico vero amore della sua vita.
    Una storia d'amore intensa e romantica, che trascinerà il lettore in un'estasi di note e poesia.

    12495182_1171567426206667_5840942596703013528_n_zpsltaygo5v



    Chi è Elenoire?

    Elenoire è una giovane pianista e compositrice di grande talento, insoddisfatta della musica che è costretta a scrivere e suonare per compiacere il marito Adrien.In lei risuona la musica della terra, una musica semplice e intimistica, tessuta alla maniera degli impressionisti e dei simbolisti del suo tempo. È la musica di Maurice Ravel e di Debussy, ma ad Adrien non piace. Lui preferisce la magniloquenza del romanticismo, e anche gl’impresari di Parigi incoraggiano Elenoire a comporre assecondando le loro direttive. Per Elenoire, giovane donna del 1922, è inaccettabile vivere in aperto contrasto con la volontà del proprio sposo, e obbedisce alle sue richieste; ma quando la coppia si smarrisce nelle campagne di Vallè Rose, qualcosa cambia. Adrien mostra un lato feroce del proprio carattere e con angoscia Elenoire si accorge che il loro rapporto le si sta sgretolando fra le mani, e niente sembra poterlo salvare.
    Il tempo passa e uno dopo l’altro, i pochi, surreali abitanti del villaggio la costringono a confrontarsi con le proprie paure e i propri desideri.È l’avventuriero Edgard ad avvicinarla al suo talento e, mentre un pittore cieco immortala la sua anima sulla tela, Elenoire riscopre l’ardore aiutando un assassino a sopravvivere al rimorso che lo sta consumando. Alla fine, camminando sulla collina affacciata sul mare, Elenoire saprà chi scegliere, fra la musica e Adrien.

    Dalla voce di Ramon, l’assassino:

    «Mia cara amica, sciogliti dalle catene della convenzione e fa’ l'amore con la musica! Ama il pianoforte come se fosse un amante e fa’ vibrare le tue note di passione,gioia, dolore e disperazione.Abbandona questo falso pudore e ama anche tuo marito attraverso il tuo dono.Se lo farai, le tue creazioni non avranno parie anche il mare canterà con te.»

    11218686_1034798563216888_6514003741712066503_n_zpshgbvhifo



    Citazioni

    Ramon sorrise, di un sorriso misterioso nel volto emaciato, divorato dalla morte.
    «Cos’altro dovrebbe esaltare un pittore, di te, se non l’anima?» mormorò stancamente. «E la tua anima è musica. Il tuo amico è un uomo bizzarro, ma non è pazzo. Le tue mani possono aggraziare tanto un cespuglio di rose quanto un grappolo di note, e se un piccolo lembo si terra ti ringrazierà, per aver abbellito qualche fiore, la musica ti sarà grata in eterno se, con queste stesse mani, la rinverdirai e la diffonderai nel mondo.»
    da "Cantico sull'oceano - Le note del Cuore" di Federica Leva


    «Hai un raro talento, Elenoire, ed io ti ammiro e invidio, per questo» Elenoire trasalì, zittendosi. «Ma, mia cara, quando suoni sembri baciare castamente la musica, come una novizia in preghiera. Invece, per Dio, osa spingerti laddove vorresti andare, sciogliti dalle catene della convenzione, e fa’ l'amore con la musica! Ama il pianoforte come se fosse un amante, bramalo o respingilo, se ti annoia, ma a ogni tocco, a ogni carezza, la tua musica dovrebbe vibrare di passione, amore, dolore, gioia, disperazione! Sbriglia i segreti più intimi della tua anima e lasciali urlare, lasciali vivere! Non scherzavo, né intendevo deriderti, quando ti ho chiesto se gli amplessi di tuo marito ti soddisfano: conosci l’appagamento della sensualità e l’estasi di rivelarlo al mondo?»
    da "Cantico sull'oceano - Le note del Cuore" di Federica Leva


    Prefazione della pianista Irene Veneziano.

    Il romanzo è già stato edito da due case editrici (NPlibri di Imperia e Sesat di Bologna). In seguito alla chiusura dell’ultima CE, ho deciso di pubblicarlo da sola.

    ROMANZO FINALISTA AL PREMIO LETTERARIO PER ROMANZI INEDITI “LE ALI DELLA FANTASIA” DI CHIETI NEL 2005
    ROMANZO VINCITORE – 1° PREMIO - DEL CONCORSO LETTERARIO PER ROMANZI INEDITI PROMOSSO DALLA CASA EDITRICE ENNEPILIBRI DI IMPERIA, 2006
    ROMANZO PREMIATO CON “PREMIO SPECIALE” AL CONCORSO LETTERARIO PER ROMANZI EDITI “PENNA D’AUTORE” DI TORINO NEL 2006

    Dediche

    "Dedico questo romanzo a coloro che amano la musica e riescono a coglierla anche nelle piccole cose, come il sospiro di un’onda contro gli scogli o l’apparente silenzio della notte.
    Un pensiero speciale è rivolto alla memoria di Massimiliano, un giovane pianista che ha scelto di riposare per sempre nel mare, cullato dall'ancestrale carme della vita che nasce, si spegne e si rinnova. Le sue ceneri, sparse nel mare di Francia nel giorno del suo ultimo compleanno trascorso su questa terra, ora vivono nella musica e nei filati del vento.
    E come loro, sono diventate cantico ed eternità."

    L’Autrice

    10365929_807396425939016_1977314988600664010_n_zpsxficgdef



    Medico e psicoterapeuta. Scrive da una ventina d'anni e ha all’attivo numerose partecipazioni a premi letterari fantasy e mainstream, con una trentina di premi conseguiti, nazionali e internazionali, e una dozzina di primi posti.
    Ha pubblicato numerosi racconti su fanzine e antologie di genere.
    É stata membro di giuria e presidente di vari concorsi letterari, tra cui Artenuova (Genova), QuiEdit (Verona) e Piero Chiara (Varese).
    Ho pubblicato altri due romanzi.
    È editor e gestisce un blog letterario – www.federicaleva.it - , uno fotografico e amministra il forum di consigli psicologici www.chiediallopsicologo.it


    Link per l’acquisto su Amazon: http://www.amazon.it/Cantico-sulloceano-no...s=federica+leva

    Clicca qui per la copia cartacea: www.amazon.it/Cantico-sulloceano-no...s=federica+leva

    Pagina Autrice
    www.facebook.com/Federica-Leva-Can...132854/?fref=ts

    Edited by .Eleonora. - 11/4/2016, 10:47
  10. .

    Daniele Bello



    HOENIR IL DRUIDO


    La Profezia



    cover_zpsou1oqujl



    Sinossi

    Le forze del caos, bandite dall'ordine del creato ben prima che l'uomo calcasse la Terra, hanno trovato una breccia per tornare nel nostro mondo. Il loro obiettivo è fagocitare l'universo e ristabilire il disordine primigenio da cui sono scaturite all'inizio dei tempi. Ma non hanno fatto i conti con il giovane druido Hoenir e i suoi amici: la sacerdotessa Crise, il ladro Autolico, il fabbro Kowen e, soprattutto, l'erudito Daeron. Insieme, questi cinque prescelti, dovranno ritrovare il testo segreto della Profezia: è lì che gli uomini sapienti e gli Dei hanno scritto tutto ciò che ai mortali è concesso sapere sul modo per sconfiggere il nemico più terribile che mai abbia attentato alla vita di tutti gli esseri viventi.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autore:

    ▪ Perché un/a lettore/lettrice dovrebbe leggere il tuo libro?

    Il mio libro è dedicato a chi ama la fiaba, il fantastico, il fantasy e la mitologia; ce n’è abbastanza per incuriosire lettori grandi e piccini.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Mi rifaccio al fantasy classico, quello alla Tolkien per intenderci, in cui risuonano i tamburi dell’epica;

    ▪ Che cosa ti ha spinto a scrivere?

    Non so…è una specie di droga!

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    Dalle mie innumerevoli letture di fantasy e mitologia, dall'ascolto della musica celtica: Enya in particolare. Mi ispiro in particolare a Poul Anderson.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Sempre… cerco di darmi degli obiettivi settimanali o mensili. La veritàè che vai come un treno quando sei ispirato!

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Essenzialmente la mia pagina Facebook e le fiere del libro, dove ho avuto la fortuna di conoscere alcuni colleghi molto in gamba (qualsiasi riferimento a Dark Zone è puramente casuale).

    ▪ (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Ho iniziato con il self publishing; ma negli ultimi tempi devo dire che mi “corteggiano” varie Case Editrici.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Una parodia di un classico della letteratura italiana e la traduzione dell’Iliade

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Mia moglie Catia; Francesca Costantino (agente e editore); ovviamente… la mitica Francesca Pace
  11. .

    Cristina Katia Panepinto



    Il Fioraio di Monteriggioni



    12890890_10208512043219529_4166432680772548093_o_zpsy0ngcggl



    Sinossi

    Quando il PM Amedeo Cantini viene condotto davanti al cadavere di una giovane modella assassinata, capisce subito che quello sarà il caso più difficile della sua vita. Abbandonata dentro un cassonetto nei pressi del Parco delle Cascine di Firenze c'è infatti la figlia di Emma Aldori, suo grande e sofferto amore di gioventù.
    Travolto dai fantasmi del passato, il magistrato chiede all'ex-moglie, la terapeuta Violetta Salmoiraghi, di affiancarlo nelle indagini. Insieme cominceranno a investigare sugli ultimi mesi di vita della ragazza e si addentreranno in un gioco di specchi fatto di tradimenti, intrighi e bugie, fino alla scoperta di un raccapricciante segreto, dietro cui si nasconde l'ombra omicida del Fioraio di Monteriggioni.
    Il romanzo racconta un tema difficile, in cui la componente emotiva e sentimentale gioca un ruolo importante. E' l'amore, o quello che a volte si reputa tale, a trascinare nel baratro le vite dei protagonisti, ma è sempre questo sentimento ad offrire, alla fine, l'unica via di riscatto.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autrice:

    Perché un lettore dovrebbe leggere il tuo libro?

    Ci sono diversi aspetti che lo rendono interessante.
    Prima di tutto la trama. Il Fioraio di Monteriggioni è un giallo in cui si intrecciano mistero e amore. E' una storia in pieno stile poliziesco, dove però il filo conduttore è rappresentato dai sentimenti, traditi o deviati, dei protagonisti. Il taglio è molto cinematografico. Fin dal primo capitolo si viene gettati nel mezzo degli eventi. I protagonisti si fanno conoscere per quello che fanno o dicono, con continui colpi di scena che mantengono viva l'incertezza fino all'ultima pagina. Il ritmo diventa sempre più incalzante col procedere dei capitoli e nel lettore cresce il desiderio di scoprire tutti i segreti che si nascondono dietro l'omicidio.
    A parte questo, credo che possano anche piacere lo stile scorrevole e l'ambientazione toscana. Il romanzo infatti si rivela uno splendido tour per Firenze al fianco del pubblico ministero Amedeo Cantini e della sua ex-moglie Violetta Salmoiraghi, i due protagonisti che costituiscono l'insolita coppia impegnata nella soluzione del caso.

    Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Scrivere un giallo è un terreno insidioso, dove si rischia di scivolare ad ogni curva.
    Per questo ho cercato di fare del mio meglio, prestando soprattutto attenzione alla coerenza e alla credibilità dell'intera storia.
    Il libro contiene tutti gli elementi classici del genere: un delitto inspiegabile, una giovane vittima che nasconde molti segreti, una famiglia prestigiosa con un tragico passato, in cui è coinvolto in prima persona l’arguto e ombroso Amedeo Cantini. Secondo le regole del romanzo poliziesco, chi legge viene spinto dalla logica del racconto verso una certa direzione, ma ad ogni capitolo si aggiungono nuovi elementi che lo costringono a riformulare le proprie domande.
    L'originalità del mio lavoro sta forse nell'aver deciso di raccontare la storia rigorosamente dal punto di vista di un unico personaggio. Violetta rappresenta per tutto il tempo gli occhi e le orecchie del lettore, che ne sa sempre esattamente quanto lei su tutta la faccenda.

    Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    In passato ho spesso giocato con questa l'idea, ma non ne ho mai trovato il coraggio. Poi, quattro anni fa, ho dovuto lasciare Firenze dove abitavo da ormai dieci anni e ho pensato che sarebbe stato bello esprimere il mio amore per quella città scrivendo una storia. Negli nove mesi prima del trasloco ho quindi buttato giù la prima stesura del romanzo e poi a Lecce, dove ora vivo, l'ho messa a punto, fino alla sua pubblicazione.

    Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La mia grande passione sono i gialli e quando ho deciso di scrivere una storia, sapevo già che avrei raccontato un delitto. La mia testa ha cominciato a lavorare una mattina, sulla strada verso il lavoro. Ho immaginato il ritrovamento di una ragazza in un cassonetto e ho cominciato a farmi un po' di domande sulla sua identità. Un po' alla volta la mia fantasia ha messo insieme i tasselli e ne è nata una vicenda che, pur non avendo riferimenti con la mia storia personale, conteneva buona parte del mio mondo fiorentino. Violetta mi ha presa per mano e si è messa a camminare per le strade che amavo, svelando in ogni angolo un particolare, un volto, un nome o un profumo legati alla mia quotidianità. E' stato molto bello.

    Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Per me scrivere non è facile e tanto meno rilassante. Non lo è stato con Il Fioraio di Monteriggioni e non lo è nemmeno ora, con il mio secondo romanzo. Forse dipende dal fatto che raccontare un giallo è un piccolo lavoro di ingegneria e richiede un'alta concentrazione.
    Per quanto possibile, cerco di mantenere un ritmo quotidiano, preferibilmente la mattina presto. In ogni caso, attorno a me non ci devono essere distrazioni. Mi isolo completamente e non sopporto nessun suono esterno, nemmeno la musica.

    Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    La promozione è la parte di quest'avventura a cui ero meno preparata. Sinceramente non sono una brava promoter di me stessa e questo è abbastanza frustrante nel mondo editoriale attuale. Prima della pubblicazione, non mi ero mai confrontata con gli strumenti che generalmente vengono usati a tali scopi. Mi sono quindi scoperta un po' lenta nell'uso dei social, dove ho la sensazione di non essere molto efficace a causa di una certa inesperienza comunicativa. Ho trovato invece grande collaborazione da parte dei blog, che in maniera gentile e spontanea hanno segnalato e recensito il mio lavoro.
    Per fortuna il libro sta funzionando abbastanza bene nonostante i miei limiti, però ammiro altri colleghi che sanno muoversi molto meglio di me.

    (perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Non ho pubblicato in self, ma lo trovo un ottimo mezzo per far conoscere i propri lavori.

    Progetti per il futuro?

    Dall'uscita del libro la promozione ha tiranneggiato la mia mente e le mie giornate. Ho quindi tardato a rimettermi a scrivere, però la voglia è tanta e negli ultimi mesi c'è una storia che ha cominciato a farmi visita sempre più spesso. E' di nuovo un giallo, ancora una volta ambientato a Firenze. Vediamo se riuscirò a farlo crescere dentro di me.

    Tre persone da ringraziare

    Sicuramente il mio editore, Lettere Animate, senza di cui non sarei qui a parlare. Poi mio marito, che mi ha dato la possibilità di scrivere con la dovuta tranquillità. Terza Firenze, che mi ha ispirata e dato il coraggio realizzare un sogno. Posso aggiungere un quarto ringraziamento? Tutte le persone che non conosco che hanno comprato il libro di un'esordiente sconosciuta.
  12. .
    Aggiornamento!

    ededed_zpspr8tpb4w



    SEGRETI OLTRE LO SPECCHIO raddoppia le poesie! Per nostra decisione, di Daniel Di Benedetto e mia, perché ci sembravano poche ^_^

    Scaricabile in VERSIONE DELUXE:

    http://www.amazon.it/Segreti-oltre-specchi...tre+lo+specchio
  13. .

    Eleonora Monti
    Sebastian Da



    Descent to Hell




    12380584_954891024629583_803530509_n_zpse3whjido



    Sono felicissima di presentarvi la nuova raccolta di racconti Horror, scritta a quattro mani con Sebastian Da!

    Dieci racconti, dieci luoghi che portano l’animo umano a perdersi nei meandri dell’inferno. Scritti a quattro mani per un viaggio fuori dal comune.
    La bellezza esteriore è solo la porta che conduce alla profondità più densa e scura dalla quale se ne esce mutati, se a uscirne si riesce.
    Misteri, mostri e demoni, quelli nascosti nella mente degli uomini si trovano a loro agio nell’oscurità celata eppure sotto gli occhi. L’ombra alle spalle del sole.
    Inizia la discesa.
    Chi vuol venire con noi?

    Disponibile in e-book:
    http://www.amazon.it/Descent-Hell-Eleonora...descent+to+hell
  14. .

    Diego Romeo



    Lande Percorse


    La Grande Guerra



    10268695_10208386690805797_8764125686446868395_n_zpsnvulwmsg



    Sinossi

    Un impero millenario è in rovina, e lo scontro è inevitabile. L’impatto si rivela subito immane, le perdite incalcolabili. I capi non si sottraggono ai duelli, le battaglie diventano feroci. È la legge della Grande guerra.
    Un’amara sorpresa è in agguato. Tutto sembra perduto, quando l’imperatore, i paladini e i generali soccombono.
    Un viaggio inaspettato nel Mare astrale porterà il maestro e Karl su Hyachinto, alla ricerca dell’unico negromante che ha scoperto il segreto della vita eterna, con la vana speranza di chiedergli l’impossibile.
    Sullo sfondo, i viaggi nelle dimensioni parallele e gli intrighi dei servitori del male, combattuti da maghi, elfi e nani in cerca di un riscatto.

    Dark Intervista



    Lasciamo la parola all'Autore:

    ▪ Perché un lettere dovrebbe leggere il tuo libro?

    Perché il panorama editoriale italiano ha ancora molto da dire. Perché il Fantasy non è solo anglosassone e in fine perché non è il solito fantasy. Certo si tratta sempre di un fantasy classico – molto in stile “Signore degli Anelli” – ma con molte differenze narrative. Infatti a mio avviso l’originalità di un romanzo sta nel modo in cui esso viene narrato.

    ▪ Che cosa c’è di innovativo e quali sono gli elementi di continuità con il genere o con la tradizione?

    Di continuità con il genere fantasy classico, possiamo dire che c’è la base, l’humus del racconto fantasy. Infatti sono presenti tutte le razze tipiche della tradizione fantasy: Draghi, orchi, goblin, elfi, nani, maghi, cavalieri, chierici e via dicendo.
    Mentre d’innovativo c’è sicuramente il fatto che al centro del mio romanzo non vi è un prescelto su cui la storia si adatta e gira. Non c’è il solito eroe dai super poteri che durante il racconto prende consapevolezza della sua “unicità” e salva il mondo. Ma ci sono molte storie (più di trenta) di persone, sia appartenenti al male che al bene, di tutte le razze e di tutti i generi. Non solo nei miei romanzi l’eroe è anche il contadino che si vede, suo malgrado, costretto a combattere per una guerra che sa già persa in partenza almeno per lui.
    Altra particolarità sta nel fatto che i nani – razza che io amo molto dopo i draghi – sono leggermente Steampunk, ovvero, pur rimanendo di stampo medioevale, hanno scoperto la polvere da sparo e l’energia del vapore, con tutto quello che ne può conseguire.

    ▪ Che cosa ti ha spinta a scrivere?

    Il desiderio di raccontare. Fin da piccolo passavo ore e ore a creare storie sempre più fantastiche. Storie che però rimanevano sempre relegate nel mio piccolo universo. A un certo punto ho sentito il bisogno di raccontare a tutti le mie storie, anche a costo di farmi prendere in giro per la loro connotazione fantastica. La cosa però è andata bene fortunatamente e dal mio primo romanzo, pubblicato nel 2012, non ho più smesso di scrivere e di raccontare storie, arrivando a toccare anche altri generi come i temi sociali o storici.

    ▪ Da che cosa è nata la storia? Quali sono state le fonti di ispirazione?

    La storia è maturata dentro di me da anni e anni di letture e giocate fantasy. Infatti da buon nerd, quale io sono, ho passato gran parte della mia adolescenza fra i libri e i giochi di ruolo. Per questo non so dire bene quando questo seme, che ha dato origine a tutta la saga delle Lande Percosse, sia veramente germogliato. Penso di averlo sempre avuto dentro è stato solo un problema di maturazione.
    La mia fonte primaria d’ispirazione è stata sicuramente Tolkien. Fu lui ad aprirmi la via al mondo fantasy. Dopo di lui sicuramente tutti gli autori dei romanzi del mondo di D&D e tanti altri.

    ▪ Quando scrivi? E come? in modo organizzato e continuo o improvviso, discontinuo?

    Avendo un lavoro e una famiglia con due bellissimi bambini, non mi posso organizzare in maniera scientifica. Diciamo che ogni volta che ho un minuto accendo il mio computerino e butto giù qualche cosa, poi la notte quando tutti dormono –soprattutto i miei angeli – cerco di riportare il tutto a uno stato semi leggibile. Per questo posso dire che di continuativo non c’è nulla ma di ragionato sì. Perché passo ore e ore a pensare a tutte le varie cose che i miei personaggi possono fare e poi le scarico sul PC.

    ▪ Quali strategie hai adottato per promuovere il tuo libro e che tipo di strumenti hai usato – e usi- per proporlo all'attenzione dei tuoi potenziali lettori?

    Purtroppo oggi lo scrittore è anche manager di se stesso. Penso di aver usato tutti i sociale e i metodi a disposizione di una singola persona. Interviste, recensioni, spazi radio e pubblicitari, promozioni, post su vari social e soprattutto sono due anni che mi giro tutta Italia (o quasi) per le fiere del settore. Di tutte queste cose l’unica che ha vero portato frutto sono le fiere. Solo per dare delle cifre. L’hanno scorso (settembre 2014 –luglio 2015) ho venduto quasi mille libri. Quest’anno (settembre 2015-marzo 2016) sono arrivato a più di cinquecento libri venduti.

    ▪ (Perché la scelta del self publishing?) se lo sei

    Ero self, perché le case editrici italiane, non prendono molto sul serio gli scrittori esordienti italiani, a meno che questi non portino come “dote nuziale” già dei numeri di un certo interesse. Ovviamente parlo di case editrici free, quelle a pagamento neanche le menziono. Oggi sono ho pubblicato i miei lavori con delle case editrici serie grazie anche a questi anni di maturazione e di gavetta che mi hanno fatto portare a casa varie soddisfazioni.

    ▪ Progetti per il futuro?

    Tanti, ma il mio agente letterario mi ha dato il divieto assoluto di parlarne in giro. Mi dispiace.

    ▪ Tre persone da ringraziare

    Mia moglie che ha avuto una pazienza infinita con me;
    Francesca Costantino il mio agente letterario che mi ha fatto crescere molto.
    Maria Rizzi che ha sempre avuto tantissima fiducia in me.
  15. .

    179703_10208338625444193_2731898550303315226_n_zps1x2dmcjm

217 replies since 10/10/2013
.